da Bordeaux :: Nicolò Molinari sui “Gillets Jaunes”

I pensieri che provo a mettere in ordine nascono dal mio vissuto in questo movimento, dalla partecipazione e quindi dal mio essere parte di questa insurrezione. Ancora oggi è piuttosto difficile interpretare questo movimento che cambia di Sabato in Sabato e di Città in Città. Se però all’inizio c’era un giusto scetticismo o cautela, ora… Continua a leggere da Bordeaux :: Nicolò Molinari sui “Gillets Jaunes”

Coordinamento Biella Antifascista. A proposito delle elezioni

Di antifascismo, istituzioni, pennivendoli e ipocrisia Da alcuni giorni avevamo in testa l’idea di scrivere qualche parola sul nostro posizionamento rispetto alle vicende elettorali: per prevenire interpretazioni erronee più o meno in malafede che cominciavano a giungere alle nostre orecchie e per ribadire qual è il nostro pensiero rispetto al ruolo delle istituzioni in questa… Continua a leggere Coordinamento Biella Antifascista. A proposito delle elezioni

100 lavoratori senza stipendio alla Brandamour di Vallemosso

L’evanescente cordata imprenditoriale che ha provato a mettere insieme pezzi dei marchi storici del tessile biellese lascia senza stipendio 97 lavoratori. La situazione della Brandamour di Vallemosso è lo specchio della parabola decennale del tessile biellese: diminuzione progressiva delle imprese tessili, delocalizzazione, conseguente riduzione degli occupati nel settore, in presenza di una riduzione degli investimenti… Continua a leggere 100 lavoratori senza stipendio alla Brandamour di Vallemosso

“Vota Antonio Vota Antonio!”

All’interno dell’attuale quadro nazionale e internazionale porsi l’obiettivo del governo pare velleitario, almeno che si sia disposti a rinunciare, sul terreno della “governabilità”, al ruolo di critica al sistema capitalistico e di ricerca di un altro mondo possibile. E fare opposizione non può essere ricondotto alla sola protesta, alla presentazione di programmi più o meno… Continua a leggere “Vota Antonio Vota Antonio!”

Dopo i “Gilets jaunes”, gli “Indignados”, “Occupy Wall Street”…

Dopo i “Gilets jaunes”, gli “Indignados”, “Occupy Wall Street”… La complessità e le contraddizioni dell’esperienza dei “gilet gialli” costituiscono elemento di seria riflessione per le forze politiche che si pongono in alternativa a questo sistema. E’ possibile che il movimento dei “gilet gialli” si esaurisca, si frantumi, si divida (forse sta già accadendo) se non… Continua a leggere Dopo i “Gilets jaunes”, gli “Indignados”, “Occupy Wall Street”…

Coordinamento Biella antifascista :: Contributo al confronto

L’esperienza iniziata dal Coordinamento antifascista è notevole. Per me è la sperimentazione di una ipotesi: “reinventare la politica” attraverso la partecipazione diretta (e personale), la democrazia assembleare, senza mediazioni o rappresentanze, senza un progetto politico a priori, ma attraverso un percorso politico condiviso destinato a formarsi e a mutare durante il cammino per diventare, poi,… Continua a leggere Coordinamento Biella antifascista :: Contributo al confronto

La radice del patriarcato e il concetto di proprietà. …di Guido Viale

Qui un interessante intervento di Guido Viale (apparso su il manifesto) che ci induce ad analizzare la relazione stretta tra patriarcato, proprietà e potere. E ci invita a rivedere le pratiche politiche. La radice del patriarcato e il concetto di proprietà privata Guido Viale La discesa in campo di un movimento mondiale di donne che… Continua a leggere La radice del patriarcato e il concetto di proprietà. …di Guido Viale

Coordinamento antifascista biellese :: Assemblea plenaria 7 ottobre

Assemblea Coordinamento Biella Antifascista 1/10/2018 Ci siamo riuniti alla sede ARCI di strada della Fornace a Biella in un gruppo più ristretto di persone per avere un feedback della manifestazione e per decidere un ODG per l’assemblea più allargata del 7/10. In generale c’è soddisfazione per la partecipazione. Punti critici: – Bassa la partecipazione di… Continua a leggere Coordinamento antifascista biellese :: Assemblea plenaria 7 ottobre

Lo storytelling del rancore prodotto dalla crisi politica. …di Aldo Bonomi

Qui di seguito un intervento di Aldo Bonomi apparso su il manifesto. Un contributo al tentativo di decifrare le forme “antropologiche” assunte dalla società contemporanea italiana (ma non solo). Un’occasione per aprire uno sguardo che potrebbe indicarci anche percorsi “politici” da avviare subito! Lo storytelling del rancore prodotto dalla crisi politica di Aldo Bonomi Le rappresentanze… Continua a leggere Lo storytelling del rancore prodotto dalla crisi politica. …di Aldo Bonomi

Il populismo senza popolo al potere …di Marco Revelli

Una prima riflessione, di Marco Revelli, per affrontare il nuovo governo, resistergli e prepararne la sconfitta politica. Una impresa molto difficile per l’incapacità della sinistra, moderata e radicale, di cogliere le priorità e imboccare la strada di una necessaria “rifondazione”. Il populismo senza popolo al potere Marco Revelli Disordine nuovo. È il prodotto della fine… Continua a leggere Il populismo senza popolo al potere …di Marco Revelli

2018 VERSUS ’68 :: E’ uscito il n. 50 di Alternative per il Socialismo

2018 VERSUS ’68 L’EDITORIALE QUANTO È LONTANO E COME È VIVO IL ’68 Da tempo era venuto chiaro che un intero ciclo storico si stava chiudendo in Europa. Non siamo stati i soli a ricorrere alla formula proposta da Antonio Gramsci per interpretare le fasi di transizione. “Il vecchio mondo sta morendo. Quello nuovo tarda… Continua a leggere 2018 VERSUS ’68 :: E’ uscito il n. 50 di Alternative per il Socialismo

Nuovo feudalesimo e nuovi fascismi … di Marco Revelli

Di seguito uno studio molto accurato di Marco Revelli sulle disuguaglianze (apparso sul n.49 di Alternative per il Socialismo). Tale studio apre ipotesi interessanti, sostenute anche da altri, sulle nuove forme della politica nella fase attuale del Capitalismo.  Nuovo feudalesimo e nuovi fascismi Marco Revelli Un neo-feudalesimo si avanza verso le nebbie del futuro. È… Continua a leggere Nuovo feudalesimo e nuovi fascismi … di Marco Revelli

E’ qui “la frontiera dove l’Europa ha perso l’anima”. …di Marco Revelli

Gli avvenimenti recenti ci inducono a pensare che la strada intrapresa dall’Europa sia irreversibile. I respingimenti arroganti sulla frontiera francese si aggiungono ai tanti muri, all’ascesa politica di forze xenofobe e sovraniste che poggiano la loro ideologia sull’individualismo proprietario del liberismo !   Che non ci siano ipotesi alternative è reso evidente dall’incapacità della sinistra… Continua a leggere E’ qui “la frontiera dove l’Europa ha perso l’anima”. …di Marco Revelli

Ora sappiamo che il Jobs Act produce precariato …di Roberto Ciccarelli

Uno studio della Fondazione Di Vittorio evidenzia la realtà rimossa fino al 4 marzo: record di insicurezza lavorativa e sociale. La crescita è trainata dal lavoro a termine e dal part-time. Il contributo della «riforma» Poletti, considerata parte del Jobs Act di Renzi, e il fallimento del “contratto a tutele crescenti”. Emerge il quadro che… Continua a leggere Ora sappiamo che il Jobs Act produce precariato …di Roberto Ciccarelli

Letture utili :: E’ uscito il n.49 di Alternative per il Socialismo

Da Mercoledì 28 febbraio in uscita il numero 49 (Marzo-Aprile 2018) La difficile strada per la crescita di una soggettività antagonista – Se la ripresa economica consolida la crisi – I casi Whirpool, Amazon e simili – Conseguenze sociali ed ecologiche del Piano Industria 4.0 – Diseguaglianze e antifascismo oggi – Le donne: sviluppo del… Continua a leggere Letture utili :: E’ uscito il n.49 di Alternative per il Socialismo

Per cosa votiamo 8 :: Per un’altra politica possibile

Una conferma che questo governo non è di sinistra e che la sua politica moderata è strutturale alla visione strategica del PD è la decisione di “congelare” la riforma carceraria e rinviarla. Si rinnovano i contratti del pubblico impiego distribuendo elemosina; si grida e si protesta per il licenziamento, favorito dal Jobs Act, di 500… Continua a leggere Per cosa votiamo 8 :: Per un’altra politica possibile

Per cosa votiamo 7 :: Per riprenderci l’articolo 18.

Oggi la crisi della politica è la crisi della democrazia rappresentativa. Appare sempre più difficile, se non impossibile, svolgere una funzione istituzionale (anche per mancanza di forze) capace di contrastare i poteri forti globali degli organismi internazionali quali Banca Mondiale, Fondo Monetario Internazionale, Banca Centrale Europea, delle multinazionali e dei grandi gruppi finanziari che insieme… Continua a leggere Per cosa votiamo 7 :: Per riprenderci l’articolo 18.