Pupari e marionette di guerra …di Emiliano Brancaccio

“Oggi Cernobbio, ieri Jackson Hole, domani Davos.”. Così Emiliano Brancaccio inizia il suo articolo apparso su il manifesto. L’analisi che segue (ne riportiamo la parte finale) chiarisce che è in corso uno scontro tra poteri che stanno altrove e sono altri. *********************************************************** […] esiste una linea di faglia più profonda, che disegna uno scontro ancor… Continua a leggere Pupari e marionette di guerra …di Emiliano Brancaccio

Donne braccianti

Si intitola Le madri lontane ed è la ricerca narrativa che Stefania Prandi, giornalista e fotografa, ha pubblicato di recente per People (pp. 136, euro 15) e il cui tema è la condizione delle braccianti, in particolare rumene e bulgare, nei campi italiani. Oltre allo sfruttamento cui sono sottoposte, sono costrette a separarsi dai loro… Continua a leggere Donne braccianti

Un’altra IA è possibile …di Evgenij Morozov

Evgenij Morozov è un sociologo e giornalista bielorusso, esperto di nuovi media, interessato allo studio degli effetti dispiegati sulla società, e sulla pratica della politica, dallo sviluppo delle tecnologie e comunicazioni telematiche e dall’Intelligenza Artificiale.In questo articolo, apparso sul numero di agosto di Le monde diplomatique, sviluppa una critica serrata sugli strumenti di controllo messi… Continua a leggere Un’altra IA è possibile …di Evgenij Morozov

Marx. Il risveglio del gigante dormiente …di Roberto Ciccarelli

La casa editrice Alegre ha tradotto e stampato l’ultimo libro del filosofo e geografo britannico David Harvey, Grundrisse. Un viaggio negli appunti di Karl Marx. Un testo importante perché aggiunge un altro tassello alle prospettive aperte da Marx nell’analisi delle forme assunte dal capitalismo e le sue implicazioni sociali: denaro, capitale, merce, alienazione, forza lavoro,… Continua a leggere Marx. Il risveglio del gigante dormiente …di Roberto Ciccarelli

La guerra del linguaggio e la terapia della conversazione …di Amador Fernandez-Savater

C’è una guerra nel linguaggio, inteso come macchina per tradurre gli affetti e le percezioni in orientamenti, e in azioni. Il linguaggio brutalista dell’estrema destra contemporanea traduce la frustrazione di vivere in aggressione contro i più deboli, traduce l’umiliazione quotidiana in delirio persecutorio, e la disperazione in voglia di rivincita. Per capire cosa sia il linguaggio brutalista basta… Continua a leggere La guerra del linguaggio e la terapia della conversazione …di Amador Fernandez-Savater

Finché c’è guerra c’è speranza! …di Emiliano Brancaccio

Ci siamo permessi di “saccheggiare” un testo, apparso su il manifesto, dell’economista Emiliano Brancaccio. E’ uno scampolo di una riflessione sulle giravolte della borsa (che sembrano affannare anche chi in borsa non “gioca”) e svelano che sotto le quotazioni c’è il vuoto del capitale, ma cova la crisi, la recessione, che non scoppierà fino a… Continua a leggere Finché c’è guerra c’è speranza! …di Emiliano Brancaccio

La finanziarizzazione dell’economia nell’era dell’IA …di Riccardo Petrella

Un improvviso e straordinario successo in borsa di Nvidia (multinazionale produttrice di chips per schede grafiche) ci da l’occasione di capire le forme e il peso della finanziarizzazione dell’economia. Questa è l’epoca nella quale il denaro produce denaro (più di quanto facciano le merci), proprio per questo è indispensabile capire, per agire in modo risoluto… Continua a leggere La finanziarizzazione dell’economia nell’era dell’IA …di Riccardo Petrella

Dolore a cascata …di Rachael Peltz

Rachael Peltz, psicanalista californiana, propone un approccio “sociale” alla psicanalisi. Nel libro collettivo Forme del narcisismo. Teoria e clinica della contemporaneità. Raffaele Cortina Editore sviluppa un’analisi attenta della società contemporanea che le fa dire che le difficoltà economiche, le forme del consumismo e l’assenza di fornitura sociali di cure attente e continue favoriscono il crescere… Continua a leggere Dolore a cascata …di Rachael Peltz

Che fare della disperazione? …di Amador Fernandez-Savater

Come sfuggire al contagio della disperazione aggressiva, quella dei forti, o vendicativa, cioè l’impotenza dei deboli? La strada delle elezioni e dei leader affidabili sembra moltiplicare ovunque, negli Stati uniti come in Argentina passando per l’Europa, soltanto frustrazioni, se pur con diverse declinazioni. Occorre imparare a sopportare il vuoto, dice Amador Fernández-Savater, accettare che non… Continua a leggere Che fare della disperazione? …di Amador Fernandez-Savater

100 anni fa nasceva James Baldwin

Il 2 agosto di cento anni fa nasceva James Baldwin, forse il più importante tra gli intellettuali della protesta afroamericana della seconda metà del novecento. Saggista, scrittore e militante per i diritti civili era dotato di un eloquio infuocato e coinvolgente e di una prosa incisiva e struggente.Qui viene ricordato in un articolo di Marco… Continua a leggere 100 anni fa nasceva James Baldwin

E’ morto Bill Viola

E’ scomparso a soli 73 anni Bill Viola il primo grande costruttore di “immagini d’arte in movimento”. Potremmo chiamarla video art ma ci pare riduttivo. Ciò che ha fatto Bill Viola rimarrà per sempre nella storia dell’arte per lo spessore dei riferimenti culturali, la grandezza estetica dei risultati, la padronanza magistrale della tecnologia, l’intensità spirituale… Continua a leggere E’ morto Bill Viola

Parole e immagini sui muri di Torino

Una testimonianza/inchiesta di Alessandra Ferlito e Lucio Serafino, apparsa su MONiTOR, su uno sciocco e inutile programma di “cittadinanza attiva” contro i graffiti sui muri del centro di Torino La cittadinanza attiva contro i graffiti. Parole e immagini sui muri di torino

Tra Marx e Balenciaga, noi spettatori di un genocidio …di Brigitte Vasallo

Interessantissimo articolo di Brigitte Vasallo, attivista, femminista e scrittrice. Censura e standardizzazione diventano i veicoli per la costruzione di un pensiero spersonalizzato che si fa pensiero unico, conformista e indiscutibile. Nata a Barcellona da famiglia galiziana. Ha lavorato sulla critica dell’islamofobia di genere e la monogamia. E’ in Italia per un periodo di ricerca. Tra… Continua a leggere Tra Marx e Balenciaga, noi spettatori di un genocidio …di Brigitte Vasallo

Quale alternativa alla scuola della meritocrazia? …di Emilia De Rienzo

Bisogna selezionare i migliori, grida da oltre trent’anni il liberismo, occorre premiare i meritevoli e quindi favorire la competizione. La vita è diventata ovunque una incessante gara. In questo contesto, la scuola è vissuta come una palestra nella quale correre sempre più velocemente, ossessionati dall’ingiunzione a imparare a competere per superare gli altri e noi… Continua a leggere Quale alternativa alla scuola della meritocrazia? …di Emilia De Rienzo

Un libro :: Anatomia di un «corpo di classe». Intervista a Didier Eribon

Vita, vecchiaia e morte di una donna del popolo (L’orma, pp. 252, euro 21, traduzione di Annalisa Romani) del sociologo francese Didier Eribon ricostruisce l’itinerario esistenziale della madre dell’autore con lo stesso metodo dell’auto socioanalisi sperimentato con il precedente Ritorno a Reims (2009. E in edizione italiana, per Bompiani, nel 2017) che calava la storia personale di Eribon… Continua a leggere Un libro :: Anatomia di un «corpo di classe». Intervista a Didier Eribon

Cent’anni fa moriva Franz Kafka

Scrittore di Praga di lingua tedesca. Osservatore sensibile dell’animo umano, fantasioso e implacabile, ha scritto di ciascuno di noi rivelando le fragilità e con esse le contraddizioni della società occidentale.Insieme a Proust, Joyce e Musil ha rinnovato (forse inconsapevolmente) le forme della narrazione contemporanea. Scrittore del frammento e dell’incompiuto chiese all’amico Max Brod di bruciare… Continua a leggere Cent’anni fa moriva Franz Kafka

L’India al voto, il Paese delle contraddizioni …di Vincenzo Comito

La crescita indiana è oggi la più elevata ma in una economia quasi solo informale, con grandissime sperequazioni, paralisi burocratiche. L’antica rivalità con la Cina si va trasformando attraverso i Brics mentre Modi sta trasformando il sistema in un regime sempre più autoritario. Vincenzo Comito su sbilanciamoci! ne analizza le contraddizioni. L’India al voto