Una crisi di civiltà

Siamo immersi in una “crisi di civiltà” senza precedenti.

La guerra lega ancora il Novecento al nuovo secolo: la “terza guerra mondiale” è in corso da decenni e consiste nella gestione globale delle “guerre locali” permanenti (Corea, Vietnam, i diversi conflitti in Africa, nei Balcani, Iraq, Afghanistan, Siria, Ucraina, Medio Oriente, ecc.).

I Diritti umani vengono sistematicamente calpestati e il Diritto internazionale ignorato o disatteso. Si costruiscono muri per contenere i flussi migratori e “campi di concentramento” per rinchiudere e isolare gli immigrati.

L’Europa, abbondonata qualsiasi vocazione alla pace, finanzia e sostiene politicamente conflitti in tutto il mondo. Introduce leggi di contenimento dei flussi migratori e divieti di manifestazione delle idee. Non ha la volontà di svolgere un ruolo pacificatore e di accoglienza, anche solo come azione riparatoria del passato coloniale.

In Italia, qualche anno fa, l’onorevole Marco Minniti (PD) ha sottoscritto accordi con la Libia per finanziare “campi di concentramento” dove i migranti vengono sistematicamente abusati, ricattati e uccisi. Ed ora la presidente Giorgia Meloni (FdI) fa accordi con l’Albania per due “campi di concentramento” nuovi, gestiti direttamente dall’Italia sul territorio albanese, per rinchiudere i migranti che, senza passaporto, sono costretti ad attraversare il Mediterraneo a rischio della vita. Un ritorno al passato “glorioso” delle colonie fasciste nel Mediterraneo. Azioni che vanno contro il diritto internazionale e l’articolo 10 della Costituzione in materia di richiesta d’asilo.
Mentre il controllo del territorio, i divieti
, la repressione e le armi ai poliziotti diventano gli unici strumenti per garantire “l’ordine e la sicurezza” nel paese: è la democrazia autoritaria!
E… le Forze armate fanno propaganda nelle scuole con il consenso di Presidi e Consigli di Istituto, e gestiscono ampi spazi del territorio nazionale per sempre più frequenti esercitazioni militari (anche in Baraggia).

Crisi di civiltà, abbiamo detto, e gli accadimenti più recenti fanno presagire che la deriva autoritaria e concentrazionista, la militarizzazione del territorio, il disprezzo per i diritti umani e internazionali possano diventare la prassi comune della politica contemporanea.

4 commenti

  1. Concordo. Ma cosa vogliamo aspettarci da un popolo che accetta un presidente del Senato, seconda carica più dello Stato, il cui padre era Podestà del proprio paese ed il cui zio è in carcere per associazione mafiosa, ed ha manifestato più volte la sua vicinanza ideologica al movimento fascista?
    Cosa vogliamo aspettarci da un popolo che per anni ha dato voti a Berlusconi, la cui vicinanza e partecipazione ad organizzazioni mafiose è stata per anni palese e sotto gli occhi di tutti. Pronti però a lavarsi la coscienza con la classica frase: ” si, sarà anche implicato in qualche malaffare, ma a quante persone sfama Berlusconi con le sue aziende? È un grande imprenditore”.
    Sicuramente avrà dato lavoro a tante persone, ma a quale prezzo?
    Penso che alla fine l’italiano medio sia mafioso nell’indole, vive e si arricchisce grazie a conoscenze e favori, e fascista, penso che la maggior parte dei piccoli imprenditori lo siano, soprattutto nel biellese, territorio in cui vivo.
    È la società il problema.

  2. Il problema è che la gente non distingue più quali sono le scelte di sinistra o di destra perché come hai detto tu , ogni governo è suddito del potere globale. Non fa più notizia anche parlare di guerra, di morte ascoltiamo( anzi ascoltano) queste notizie durante i pranzi come se fosse pane quotidiano . La gente è ormai annichilita assuefatta al dolore altrui, a tal punto che non crede neppure più nella possibilità di poter dare con il proprio voto un senso, un valore sociale alla famiglia, alla società, al paese. Rimane rabbia , un senso di impotenza che per non sentirne il dolore porta ad allontanarsi dalla vita sociale e politica e rintanarsi nel proprio mondo costruito su misura per sé e per le persone che condividono gli stessi valori. Come vedi non ho molta fiducia sull’essere umano, che ha sviluppato a mio parere l’intelletto parallelamente all’ego a dismisura, tanto da esserne completamente identificato e sopraffatto in ogni sua scelta. Speriamo che prima o poi il pianeta terra azzeri questa umanità malata per dar vita a nuova forme di intelligenza basate sull’amore ….
    Luca

  3. Caro Marco, il tuo puntuale sfogo è assolutamente condivisibile. Non pensavo di superare gli 80 per assistere a questa deriva autoritaria che affossa ogni ideale di civiltà. Un mondo sordo e cieco corre inevitabilmente incontro alla sua fine. Peccato per i tanti onesti…Ma spero ancora che prima che si tocchi il fondo si presenti e/o si colga l’occasione per tentare la salvezza del pianeta.
    Bruno

  4. caro Marco, che si fà?
    continuiamo, perseveriamo a proporre altro, mediazioni, gesti di giustizia e di conseguenza di pace: x esempio dare ai giovani il libretto dove sono scritti i diritti umani, andare nelle scuole a parlare di affettività, di gestione delle emozioni, di Bellezza di GIUSTIZIA….
    Continuiamo nelle nostre associazioni a portare avanti i nostri valori da intelligenti, sapendo che saremo sempre più perseguitati ( se continua così…) Le crisi vissute fino in fondo porteranno novità e risorse nuove, perchè molti si sveglieranno, capiranno…io ho fiducia.
    magari non subito…
    ciao gio

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