Dopo un anno :: NON IN MIO NOME

Il Parlamento ha votato a grande maggioranza l’invio di armi all’Ucraina fino alla fine del 2023.
Prima dell’invasione russa l’Europa non ha mai avviato alcuna iniziativa per evitare quella guerra, ancor meno, dopo, per fermarla. Nessun piano di aiuti per la popolazione (ma piani di ricostruzione prima ancora della pace).
L'”occidente” si è mosso con il miraggio dell’uscita dalla crisi economica globale con la produzione e la vendita di armi.
Oggi la guerra permanente esprime più che mai la crisi permanente del capitalismo che ancora una volta si risolve in “occidente” e in “oriente” con le guerre.

Fermiamo la spirale distruttiva: disobbediamo obiettiamo disertiamo.

1 commento

  1. Concordo pienamente con te: l’invio di armi e l’assurda politica delle sanzioni porteranno ad un inasprimento del conflitto. A rimetterci saranno i cittadini delle nazioni, non certo i leader politici che vanno a farsi un viaggio a Kiev per farsi pubblicità.
    Un grande abbraccio

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