[..] Ora occupiamoci del Monte Mucrone, la cima alle spalle della città, elemento caratterizzante il paesaggio biellese, ecco verrà illuminato per tutta la durata della manifestazione per tre notti con fasci di luci che avranno tre colori diversi. Secondo voi quali? Verde, bianco e rosso naturalmente. Su quest’ultima iniziativa abbiamo espresso, come circolo ambientalista Tavo Burat, serie perplessità.
Questa invece è la cima del Monte Camino, di poco più alta del Mucrone. Potete notare dietro la chiesetta uno strano traliccio esagonale e in cima una struttura metallica. Fu posto in quel luogo nel 1949 per festeggiare il cinquantennio dalla fondazione della società sportiva Pietro Micca ma, udite udite, quello è solo il suo luogo di elezione.
In realtà fu smontato e portato sul Monte Camino dal Monte Mucrone, suo sito originario. Era il Faro dell’Impero, costruito sulla cima del Monte Mucrone nel 1936 per celebrare la vittoria in Etiopia del regime fascista. Sulla cuspide esagonale girava una luce che si poteva vedere alla distanza di 150 km. Nessuna funzione pubblica, solo propaganda.
Dopo la caduta del fascismo venne rimossa, anche dalla memoria a quanto pare. Tranne di alcuni nostalgici dell’epoca coloniale italiana. Se cercate in rete “Mucrone”, “Faro”, “Impero”, “Guerra”, “Etiopia” troverete il loro punto di vista.
Ettore Macchieraldo, Circolo Tavo Burat, aprile 2025