L’assedio di Israele nel nord della striscia di Gaza è molto peggio di quanto previsto dal cosiddetto “Piano dei generali“. Nelle modalità e nell’obiettivo emerge tutta la gravità del progetto: stragi e fame per svuotare l’area e permettere il reinsediamento dei coloni.
Le menti sono il gruppo Tzav 9 e il think tank di ultradestra Kohelet, ideatore dell’agenda di governo. Qui un estratto dell’inchiesta della rivista israeliano-palestinese 972mag, scritta da Idan Landau, professore di linguistica all’università di Tel Aviv. Cura il blog Don’t Die Stupid e pubblicata da il manifesto