Il presente testo costituisce la premessa di una riflessione intrecciata, che coinvolge un sociologo urbano e un urbanista, riguardante il futuro delle nostre città e il loro ruolo all’interno dei processi democratici.
Queste alcune coordinate “per individuare il crescente autoritarismo nelle politiche urbane: 1) egemonia delle rendite immobiliari e rigenerazione urbana diretta alle classi più ricche (gentrificazione); 2) privatizzazione o semi-privatizzazione dello spazio pubblico sovente determinato da progetti di rigenerazione urbana a cui si accompagna una crescente deregolamentazione degli investimenti immobiliari; 3) dinamiche di segregazione socioeconomica ed etnica dei gruppi vulnerabili (ghetto o favelas) e di auto-segregazione dell’élite (comunità chiuse), emersione di approcci segregazionisti nelle politiche di controllo dei processi migratori; 4) militarizzazione dello spazio pubblico e controllo eccessivo del comportamento dei gruppi marginali; 5) deficit di partecipazione/coinvolgimento nelle decisioni pubbliche sulla città da parte dei cittadini; 6) sostenibilità come strumento di esclusione (eco-gentrificazione) o processo di greenwashing che determina un ulteriore strumento di disuguaglianza rispetto alla crisi ecologica e al cambiamento climatico“.
Questo è un percorso di ricerca, una occasione per discutere, per prendere posizione e alimentare circuiti virtuosi di cittadinanza partecipata.