Quando finisce una guerra? E quando comincia una guerra?
Certe guerre le chiamiamo coi numeri. La guerra del 15-18, per esempio, che poi è cominciata il 14. Ma in Italia la chiamiamo così: la 15-18.
La prima guerra mondiale comincia con un colpo di pistola come una gara di corsa. Gavrilo Princip spara contro Franz Ferdinand Karl Ludwig… ecc. erede al trono del regno austro-ungarico. Quattro anni dopo, nel 1918, una manciata di regni sono scomparsi. Se li porta via la Storia insieme a 15 milioni di morti, forse 17, forse di più.
La seconda guerra finisce il 25 aprile del ’45. Ammazzano Mussolini, l’appendono per i piedi e finisce la guerra. Da ragazzino pensavo che era finito tutto il 25 aprile. Invece Mussolini l’hanno giustiziato 3 giorni dopo.
Quando finisce la guerra? Quando comincia la guerra?
Il 13 luglio del 1920 a Trieste non si capisce se c’è una guerra che finisce in ritardo o una guerra che comincia in anticipo. Gli squadristi fascisti incendiano il Narodmi dom, la casa della cultura slovena.
Mussolini chiarisce il suo programma a Pola due mesi dopo (22 settembre 1920): «Di fronte ad una razza come la slava, inferiore e barbara non si deve seguire la politica che dà lo zuccherino, ma quella del bastone. Io credo che si possano più facilmente sacrificare 500.000 slavi barbari a 50.000 italiani». E lo scrive sul giornale nel 1920: «In altre plaghe d’Italia i fasci di combattimento sono appena una promessa, nella Venezia-Giulia sono l’elemento preponderante e dominante della situazione politica».
Anche la seconda guerra mondiale ha il suo numero. Per noi italiani è la 40-45, pure se comincia un anno prima. Infatti per un bel pezzo di Europa comincia il primo settembre del ’39 con l’invasione della Polonia.
Per il Parlamento europeo, che gli dedica una risoluzione il 19 settembre 2019 (sull’importanza della memoria europea per il futuro dell’Europa)
“la Seconda guerra mondiale, il conflitto più devastante della storia d’Europa, è iniziata come conseguenza immediata del famigerato trattato di non aggressione nazi-sovietico del 23 agosto 1939, noto anche come patto Molotov-Ribbentrop”.
Quando finisce la seconda guerra mondiale? In un pezzo d’Italia… sul cosiddetto confine orientale i tedeschi si arrendono ai neozelandesi a maggio del ’45. Americani e Jugoslavi restano a Trieste per nove anni ancora. I confini sono tracciati in maniera definitiva col trattato di Osimo nel 1975.
Nel ’75 mio padre aveva 40 anni, una famiglia, una casa, una ‘500 rossa e due figli. Ero nato anche io. Avevo 3 anni. Per mio padre la guerra era finita quando aveva meno di 8 anni. È finita il 4 giugno del ’44 al Quadraro. Eppure era la stessa guerra che è finita quando ce ne aveva 40.
Quando finisce una guerra? Il 25 aprile di 80 anni fa è finita la nostra guerra. Due anni dopo, il 10 febbraio del 1947 a Parigi l’Italia è dichiarata occupante illegale dell’Etiopia, deve lasciare le colonie dove ha compiuto massacri con ogni tipo di arma dai gas ai lanciafiamme. E riconsegna anche le terre ottenute alla fine della prima guerra in Jugoslavia.
Il 10 febbraio è sancita la responsabilità nelle guerre di aggressione al pari del Giappone e della Germania nazista.
L’unico elemento positivo è che “elementi democratici del popolo italiano” come i partigiani… hanno aiutato a rovesciare il criminale regime fascista.
L’art. 45 prevede l’impegno di assicurare l’arresto e la consegna dei criminali di guerra.
I militari italiani in Jugoslavia erano chiamati Italijanski Palikuchi cioè “brucia case”. I generali italiani si indignavano perché “in Jugoslavia si uccide troppo poco”. Il generale Roatta scriva la circolare 3C nella quale dice che “non bisogna rispondere dente-per-dente, ma testa-per-dente” e che bisogna sfatare il mito del “bono italiano”. Avevano deportato, stuprato, ucciso, ma una commissione… tutta italiana… invece di verificare le loro colpe, lavorò per fargli evitare i processi.
Tra i pochi che hanno subito un processo c’è un vero carnefice, Rodolfo Graziani, che s’è fatto una manciata di giorni di carcere e poi è diventato presidente del MSI. Partito nel quale sono cresciute due tra le maggiori cariche dello Stato, La Russa e Meloni.
Molti vanno in pensione a annaffiare le rose, altri sono persino promossi. Solo per la Jugoslavia sarebbero oltre 700 da giudicare in tribunale.
Conosci Ettore Messana e Ciro Verdiani? Richiesti dalla comunità internazionale come criminali di guerra per gli orrori commessi dall’esercito regio italiano guidato dal governo fascista nei giorni dell’assedio di Lubiana… non vengono mai processati, ma promossi. Li ritroviamo in Sicilia, dopo la fine della guerra, quando vengono massacrate decine di contadini che chiedono la terra.
Senza un processo: non finisce la guerra. Dobbiamo processare i carnefici per differenziarli dalle vittime. Dobbiamo processare i carnefici per difendere la memoria della vittime. E allora finisce la guerra.
Ascanio Celestini, Comune, il fattoquotidiano, 25 aprile 2025