BDS :: Uno strumento che Israele teme

“In un momento come il nostro, siamo ciò che facciamo…”: lo scrive Naomi Klein in un lungo articolo apparso su The Guardian dedicato al boicottaggio di Israele.

Il movimento BDS (Boicottaggio, Disinvestimento, Sanzioni) ha quasi vent’anni di storia alle spalle e un modello di organizzazione consolidato, che lascia alle realtà locali l’autonomia di scegliere quali campagne promuovere nelle proprie aree. L’obiettivo è costringere Israele a cominciare a rispettare il diritto internazionale e i diritti umani. L’ossessione crescente di Israele per la repressione del BDS dimostra che si tratta di uno strumento che può funzionare. Come ha funzionato quando alcune compagnie internazionali hanno iniziato a ritirarsi dal Sudafrica negli anni Ottanta a seguito del boicottaggio. Non è certo un caso se da alcuni anni, Israele ha vietato l’ingresso a persone impegnate in gruppi che promuovono nel mondo il movimento BDS.

Scrive Naomi Klein: “Dal boicottaggio degli autobus al disinvestimento dai combustibili fossili, le tattiche BDS hanno una storia ben documentata come armi tra le più potenti dell’arsenale nonviolento. Riprenderle e usarle in questo momento di svolta per l’umanità è un obbligo morale… Gruppi di consumatori organizzati hanno il potere di boicottare le aziende che investono in insediamenti illegali o che producono armi israeliane. I sindacati possono spingere i loro fondi pensione a disinvestire da queste aziende. Le amministrazioni comunali possono selezionare gli appaltatori in base a criteri etici che vietino queste relazioni. Come ci ricorda Omar Barghouti, uno dei fondatori e leader del movimento BDS: ‘L’obbligo etico più profondo in questi tempi è quello di agire per porre fine alla complicità. Solo così possiamo davvero sperare di porre fine all’oppressione e alla violenza’… Basta. E’ ora di boicottare…”.

Il movimento, spiegano i promotori, non ha mai proposto il boicottaggio di singoli israeliani in quanto israeliani: i bersagli sono soltanto istituzioni ritenute complici del sistema di oppressione, non persone.

BDS Italia ha da poco aggiornato l’elenco delle campagne di boicottaggio, pressione, disinvestimento ed esclusione.

Comune-Info, 12/1/2024

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