Prefetti come Podestà; Forze dell’ordine sempre armate e impunibili; estensione dei reati e aumento delle pene; ulteriori restrizioni del regime carcerario; militarizzazione del territorio. Vita difficile per i poveri di ogni provenienza e gli immigrati.
Tutto ciò in presenza della diminuzione dei reati; dei tribunali intasati; del sovraffollamento delle carceri; dei processi per tortura contro la Polizia penitenziaria; uno sciocco silente Ministro della giustizia che una volta era garantista; un vice Presidente del consiglio che fa il “bullo del bar sport”; una Presidente del consiglio fascista maniaca del controllo che ostenta la sicurezza degli inconsapevoli; un’opposizione parlamentare che balbetta e organizza manifestazioni autoreferenziali; un sindacato diviso che fatica a scioperare.
Questi sono gli ingredienti dello Stato di polizia. Lo sgombero degli storici presidi NoTav ne sono la conferma.
La risposta è solo nel conflitto, nella disobbedienza, nello scontro diretto.
Costruiamo l’opposizione sociale: partecipiamo agli scioperi; disobbediamo; alimentiamo le rivolte; sabotiamo le politiche del governo.