Libri per l’equinozio :: Ci piacerebbe un “autunno caldo”

Qualche consiglio di lettura (ma non c’è consolazione)

  • Gallissot-Kilani-Rivera, L’imbroglio etnico. Edizioni Dedalo. Un libro indispensabile e prezioso per smontare i luoghi comuni sull’identità, le origini e le culture di appartenenza. L’imbroglio etnico
  • Eric Gobetti, I carnefici del Duce. Laterza. Come il fascismo ha plasmato la società e il carattere nazionale dell’epoca. I carnefici del duce
  • Vittorio Lingiardi, L’ombelico del sogno. Einaudi. La storia dei sogni. Dal mito, alla letteratura, alla psicanalisi.
  • Michela Matteoli, Il talento del cervello. Sonzogno. Dieci lezioni facili ma rigorose di neuroscienze.
  • Alice Ceresa, La figlia prodiga. La Tartaruga. Un racconto, un po’ saggio e un po’ polemica femminista, un capolavoro a 100 anni dalla nascita dell’autrice
  • Ada d’Adamo, Come d’aria. Elliot. Un’opera prima (vincitrice di premi prestigiosi), che si cala in profondità nella sofferenza.
  • Amparo Davila, L’ospite e altri racconti. Safara. Intrisi di inquietudine, tra il sonno e la veglia l’autrice riscrive la realtà.
  • Cormac McCarthy, La strada. Einaudi Un uomo e un bambino in viaggio. Uno dei suoi romanzi più belli
  • Armonia Somers, La donna nuda. Ventanas. La donna, che miete vittime, è il fantasma dei desideri più segreti
  • Marco Carretta, Per far vivere altro cadiamo. Industria & Letteratura. La poesia del quotidiano attraversa il lavoro con drammatica leggerezza
  • Seamus Heaney, Poesie. Momdadori. Un auto-antologia del grande vecchio della poesia irlandese, premio Nobel nel 1995.
  • Salvatore Sblando, Lo strano diario di un tranviere. La vita felice. La poesia del quotidiano che attraversa la città così com’è.

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