Una scuola governata dalla stupidità

Il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara sembrerebbe il rappresentante più fedele di quella che alcuni chiamano “la stupidità al potere”.
Ecco alcune vicende che lo ruguardano.

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Novembre 2022. A proposito dei lavori socialmente utili per far rinsavire studenti bulli e violenti, afferma: “Evviva l’umiliazione, che è un fattore fondamentale nella crescita e nella costruzione della personalità”. Affermazione che poi corregge, ancora poco felicemente: “L’umiliazione? Risentite il mio intervento, ho usato il riflessivo ‘umiliarsi’, proprio della cultura cristiana. Il ragazzo deve accettare la sanzione, deve riconoscere di avere sbagliato, mettere dei limiti al proprio io”.

Il 22 luglio. Il Ministro afferma la necessità di tenere le scuole aperte d’estate. “Per questo erano stati stanziati 100 milioni di euro nel biennio. In modo da consentire l’apertura estiva di 2.800 scuole. A quei soldi ne abbiamo aggiunti altri, prendendoli dai fondi contro la dispersione scolastica, e così abbiamo avviato progetti in altri 768 istituti”. Decisione tardiva ci pare e ad ora non sappiamo quale sia la situazione.

Recentemente ha annunciato che i concorsi per l’insegnamento saranno aperti anche a coloro che hanno maturato tre anni di anzianità nelle scuole private. Ma dopo poco ritira tutto: i docenti delle paritarie con tre anni di servizio non saranno più ammessi al concorso per insegnare nelle scuole statali. Il contrordine è stato caldeggiato dalle stesse scuole paritarie, che certo non volevano perdere manodopera intellettuale a basso costo.

In piena estate, il Ministro annuncia che gli “esami di riparazione si faranno entro la fine d’agosto“, poi rettifica. Ma in queste ore viene di nuovo confermato: a fine agosto. Però sui quotidiani si legge che in seguito a vibranti proteste il Ministro ha di nuovo rettificato.

Ma è notizia recentissima che ci saranno altri soldi per riequilibrare il divario Nord-Sud. 95 milioni da assegnare a 500 scuole per “superare il divario territoriale tra Nord e Sud e garantire pari opportunità d’istruzione agli studenti in tutta Italia”. I fondi verranno impiegati nella realizzazione di reti locali, cablate o wireless o per l’acquisto di schermi digitali o strumenti per la trasformazione digitale nella didattica o di attrezzature laboratoriali green. Proprio quello che serve per superare il “divario”!

E’ notizia dell’ultima ora che si stabilisce che, per arginare violenza e bullismo nelle scuole, si sostituiranno le sospensioni con lavori socialmente utili e il voto di condotta farà media con i voti delle altre discipline.
E’ già stato fatto, è inutile dire che non sarà agendo sul voto di condotta
che si arginerà la violenza nelle scuole. Per la maggior parte degli studenti il voto di condotta che fa media alzerà le medie complessive e molti studenti saranno così “sopravvalutati”.

Con prosopopea estiva (effimera) il Ministro ri-annuncia 62.000 assunzioni e l’apertura dei concorsi in autunno (forse). Intanto l’anno scolastico inizia con 150.000 precari e il fabbisogno di personale è assai più alto!

Da queste incertezze, sviste e mezze verità risulta chiara una cosa: il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, non ha idea alcuna dei meccanismi che regolano il funzionamento delle scuole. Ma noi non crediamo all’inesperienza, pensiamo piuttosto ad un processo di costante accudimento, custodia e alimentazione delle banalità e delle ovvietà quali strumenti di interpretazione della realtà, insomma, “la stupidità al potere”.

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