Gloria per La Nave di Teseo è il romanzo della scrittrice dello Zimbabwe. Lo sfondo è l’ultima fase del regime di Robert Mugabe, poi la caduta nel 2017. La vena tragico-farsesca che innerva il libro è robusta e affonda le radici in una tradizione del continente africano, a partire dalla questione dell’oralità. Per buona parte della storia, la giovane capra Destiny è la voce narrante, autobiografica, di un paese stravolto da una tirannia crudele e grottesca. La derivazione satirica dalla Fattoria degli animali di George Orwell è palese e dichiarata, ma i riferimenti culturali e linguistici sono la “ricostruzione” di una visione africana della storia contemporanea.
Qui riportiamo un articolo di Itala Vivan, apparso su il manifesto del 31 maggio., che traccia alcune coordinate di questa e altre esperienze narrative della letteratura africana contemporanea.