Lettera a “il manifesto”

Forse non abbiamo bisogno di essere avvertiti che il manifesto potrà diventare l’organo di informazione del “nuovo PD”. L’articolo di Norma Rangeri all’indomani della vittoria di Elly Schlein lo lascia presagire. Ma soprattutto pagine e pagine sulle primarie del Partito Democratico, due o tre articoli al giorno sulle sue sorti e poi le novità rappresentate dalla nuova segretaria. E prima ancora gli interventi, un po’ di maniera, sul futuro della sinistra, sempre intesa come “sinistra che deve competere per il governo del paese”. Tutto legittimo, ma ci sarà il “nuovo PD”?

Incomprensibile è credere che oggi possa avere qualche valenza politica una “sinistra” al governo. Illusorio è pensare che un governo (anche “un buon governo”) possa cambiare o migliorare questa società. Disperante è non aver compreso, almeno così sembra, che al contrario è la società in trasformazione che può cambiare i governi! Ma una società nella quale i poteri economici e politici trovano la via d’uscita alle proprie contraddizioni solo con la guerra è una società “bloccata”, che non può cambiare con “la politica”, per questo non ci resta altro da fare che stare dentro la società, interamente e completamente.

Per questo non riesco più a leggere le pagine di politica interna de il manifesto, perché mi sembrano pettegolezzi di palazzo, così come chiacchiere a vuoto mi sembrano quelle che si attardano ad analizzare gli sforzi di ricostruzione di una sinistra di alternativa, sempre preoccupata più ad esserci che a capire le forme del tempo presente.

Sì, mi piacerebbe sapere cosa accade nella società, leggere inchieste, dai e nei territori, tra le comunità in lotta. Ai margini, nella società che resiste in mille modi con quelli che costituiscono il nuovo popolo che “non ha da perdere altro che le proprie catene”, che così facendo getta le basi delle rivolte, le sole che occuperanno il tempo e lo spazio nel prossimo futuro. Riesco ancora a leggere le pagine di politica estera, le pagine di cultura che sono sempre ottime…

Ma dopo cinquant’anni posso continuare a comprare il manifesto solo per queste quattro pagine se le altre si attardano ad immaginare che l’orizzonte politico italiano sia il “nuovo PD” incalzato dalle sinistre di alternativa? Ma di cosa state parlando?!

marco

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