Noi Non Paghiamo :: Inviamo il modulo reclami

­­­INVIAMO IL MODULO RECLAMI ALLE NOSTRE COMPAGNIE ENERGETICHE­­

Compila il modulo per inviare in automatico il reclamo alla tua compagnia energetica per richiedere di non applicare l’aumento unilaterale della tariffa e di utilizzare fino al 30 aprile quella applicata precedentemente­­

Modulo Reclami

­­­Avevamo ragione, l’Antitrust condanna gli speculatori dell’energia. Tutti i dati del seguente articolo sono stati forniti da Altroconsumo, che ringraziamo. Finalmente l’Antitrust interviene di nuovo sul tema delle bollette gonfiate nei confronti di altri 7 operatori di energia (Enel, Eni, Hera, A2A, Edison, Acea ed Engie) che si aggiungono a Iren, Dolomiti, Iberdrola ed E.ON fermati a ottobre dall’Autorità. 

Non avevamo sbagliato a Settembre a denunciare gli aumenti illeciti dei maggiori providers energetici, adesso tutti dovranno da subito tornare alle condizioni originarie dell’offerta e consentire agli utenti di applicare le precedenti tariffe. Molti utenti continuano a subire dai propri fornitori di luce e gas aumenti illegittimi e minacce di rescissione dal contratto di fornitura. Dobbiamo fermarli, impedirgli di speculare sui servizi erogati e lottare per ottenere forniture energetiche gratuite per tutte e tutti. Ora una norma del decreto Aiuti bis vieta le variazioni di alcuni tipi di contratto fino al 2023. Ecco cosa succede ora e cosa possiamo fare sul fronte legale-istituzionale, per difenderci. In questo periodo di forti rialzi del prezzo del gas e dell’energia elettrica, molti operatori stanno inviando ai propri clienti comunicazioni in cui informano che saranno modificate unilateralmente le condizioni economiche oppure che verranno disdetti i contratti in essere perché per loro troppo onerosi. Poverini! Il 700% di extra-profitti realizzati tra il 2021 e il 2022 non gli sono bastati e ora piangono miseria. 

A seguito della mobilitazione popolare degli ultimi mesi, con svariate segnalazioni all’Autorità garante della concorrenza e del mercato, l’Antitrust con estremo ritardo aveva finalmente avviato un’istruttoria nei confronti di 4 operatori di energia: Iren e Dolomiti  per presunte modifiche unilaterali illegittime del prezzo di fornitura di energia elettrica e gas naturale, e nei confronti di Iberdrola ed  E.ON per possibili indebite risoluzioni contrattuali (ovvero hanno comunicato agli utenti la risoluzione del contratto di fornitura per eccessiva onerosità sopravvenuta, costringendoli ad accettare un nuovo contratto a condizioni economiche peggiori oppure a passare a forniture alternative). L’Antitrust aveva poi chiesto informazioni su presunte pratiche scorrette ad altri 25 operatori di mercato ed ora ha aperto sette nuove istruttorie e quindi adottato sette nuovi provvedimenti cautelari nei confronti di Enel, Eni, Hera, A2A, Edison, Acea ed Engie per presunte modifiche unilaterali illegittime del prezzo di fornitura di energia elettrica e di gas naturale. Una partita da 7 milioni e mezzo di contratti, con 2,6 milioni di consumatori che già starebbero pagando più del dovuto. Ora, dice l’Authority, le imprese dovranno “sospendere l’applicazione delle nuove condizioni economiche, mantenendo o ripristinando i prezzi praticati prima del 10 agosto 2022 e, inoltre, dovranno comunicare all’Autorità le misure che adotteranno al riguardo”. Stop agli aumenti e alle risoluzioni contrattuali. In particolare Iberdrola ed E.ON da fine ottobre hanno dovuto applicare le originarie condizioni di offerta e consentire agli utenti che, a seguito della risoluzione del contratto hanno scelto un nuovo fornitore o sono stati trasferiti alla fornitura in regime di tutela, di ritornare presso di loro alle originarie tariffe. Dolomiti e Iren hanno dovuto invece sospendere le comunicazioni di modifica delle condizioni economiche e non applicarle quindi in bolletta, mantenendo, fino al 30 aprile 2023, il prezzo di fornitura che avevano applicato fino al 10 agosto scorso. Oggi si aggiungono a questi operatori altri sette fornitori di energia e gas che rappresentano l’80% del mercato italiano: Enel, Eni, Hera, A2A, Edison, Acea ed Engie. Alle sette sorelle di sfruttamento, viene contestata la mancata sospensione delle comunicazioni di proposta di modifica unilaterale delle condizioni economiche, inviate prima del 10 agosto 2022 e, in seguito, le proposte di aggiornamento o di rinnovo dei prezzi di fornitura, di carattere peggiorativo, giustificate sulla base della asserita scadenza delle offerte a prezzo fisso. Ad Acea viene anche contestata l’asserita efficacia delle comunicazioni di modifica unilaterale del prezzo di fornitura perché inviate prima dell’entrata in vigore del Decreto Aiuti bis (10 agosto 2022) e non “perfezionate” prima della stessa data. Spetterà inoltre alle società energetiche, informare i consumatori, individualmente e con la stessa modalità usata per le modifiche unilaterali illecite sulle misure richieste da Antitrust. 

Le società dovrebbero automaticamente mettere in atto le disposizioni del Garante e applicare le condizioni corrette, ma è bene da parte nostra – come Movimento contro il Carovita – e di tutti gli utenti, sollecitare il proprio operatore inviando un reclamo attraverso il modulo Reclamo ex articolo 3 DL 115 2022 da noi predisposto. 

Sulla base dei dati forniti dalle stesse imprese, risulta che i consumatori, i condomini e le microimprese interessati dalle comunicazioni di variazione delle condizioni economiche sono 7.546.963, di cui circa 2.667.127 avrebbero già subito un ingiustificato aumento di prezzo. 

FERMIAMO IL CAROVITA! USCIAMO DAL FOSSILE! ENERGIA PUBBLICA E GRATUITA PER LE UTENZE DOMESTICHE SUBITO! STOP AI DISTACCHI!

Cosa altro puoi fare adesso? Rimani aggiornato sulla campagna e diventare attivista Noi Non Paghiamo iscrivendoti sul sito nonpaghiamo.it . Troverai tutte le istruzioni e i materiali per far crescere la campagna. Accedi al link: 

https://eu.jotform.com/app/223455101682349 

e cerca il gruppo della tua regione. Diffondi il modulo 

https://forms.gle/dQro7ptE5q1SCcaV9 

Noi Non Paghiamo 

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