Appello :: “Il Governo ritiri subito i Decreti che impediscono lo sbarco dei naufraghi nei nostri porti”

Da giorni alle navi di soccorso umanitario viene impedito lo sbarco .
Esse possono sostare nelle acque territoriali italiane ma solo il tempo necessario per “assicurare le operazioni di soccorso ed assistenza nei confronti delle persone che versino in condizioni emergenziali ed il precarie condizioni di salute”.

Queste previsioni sono contenute nei decreti emanati dai Ministeri dell’Interno, della Difesa e dei Trasporti, ma sono manifestamente illegittime perché violano numerose norme del diritto internazionale ed interno.

L’obbligo di prestare soccorso è dettato dalla Convenzione internazionale SAR di Amburgo e non si esaurisce nell’atto di sottrarre i naufraghi al pericolo di perdersi in mare, ma comporta l’obbligo accessorio e conseguente di sbarcarli in un luogo sicuro (c.d. “place of safety”).

Fare sbarcare alcuni dei naufraghi e respingere tutti gli altri al di fuori delle acque territoriali nazionali oggettivamente si configura come una forma di respingimento collettivo per il quale l’Italia è già stata condannata in passato.

Se i comandanti delle navi portassero fuori dai confini italiani i naufraghi, potrebbe configurarsi a loro carico, e a carico degli armatori, una responsabilità per avere prodotto, in esecuzione di un ordine manifestamente illegittimo, una grave violazione dei diritti umani.

Questi decreti creano un precedente che non accettiamo: devono essere ritirati e si deve consentire sempre lo sbarco a tutte le persone che vengono salvate nel mar Mediterraneo nel rispetto delle leggi.

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Con Magistratura Democratica ed il Tavolo Asilo e Immigrazione abbiamo lanciato un appello.
Sono oltre 160 le associazioni e più di 1.400 i cittadini e le cittadine che chiedono il ritiro dei decreti e il rispetto delle norme di soccorso
.

Per unirsi all’appello si può firmare compilando questi moduli

Adesione individuale

Adesione per le associazioni

L’appello

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