Care e cari,
rieccoci con il consueto aggiornamento sul percorso ex Gkn e Insorgiamo. Dopo la manifestazione dei 30mila a Firenze dello scorso 26 marzo, che ha fatto il paio con lo sciopero globale per il clima di venerdì 25, si è rimessa in moto la macchina organizzativa.
Ieri, dopo una serie di iniziative tra cui la partecipazione all’Assemblea nazionale dei Fridays for Future a Civitavecchia, ci siamo trovati in Gkn in segreteria tecnica per un punto della situazione in vista della prossima assemblea nazionale post 26, che è stata convocata per domenica 15 maggio a Firenze (nei prossimi giorni verrà pubblicato l’evento facebook e tutte le informazioni necessarie). L’obiettivo sarà ragionare tutte e tutti assieme, tenendo presente che ci sono alcuni driver che stanno convergendo ormai in modo sostanziale e che vedono sempre più intrecciarsi la questione della guerra, del carovita e della transizione ecologica dal basso.
Da quella giornata uscirà un’ipotesi di mobilitazione ampia e verosimilmente territoriale, che dovrebbe accompagnarci tutte e tutti a un nuovo “tenetevi liberi”, probabilmente in autunno, ma tutto è da discutere e decidere.
Nel frattempo i tavoli interni della vertenza tra RSU e nuovo proprietario continuano, in attesa che vengano ufficialmente presentati l’investitore e il piano industriale (già accennato all’ultimo tavolo MISE) all’assemblea dei lavoratori. Il percorso interno è estremamente riservato, ma l’attenzione da parte dell’RSU è molto alta perché la situazione non è ancora definita e, come sapete, sono molti i casi in Italia di piani di reindustrializzazione che non hanno portato da nessuna parte.
Ulteriore novità è che il nuovo proprietario ha deciso di dotarsi di un ufficio stampa strutturato, per cercare evidentemente di controbilanciare la propaganda e la comunicazione che da mesi abbiamo messo in piedi e che ci ha permesso di accompagnare questi mesi di assemblea permanente. La scelta è caduta sulla Jump, un’agenzia di comunicazione il cui responsabile si è distinto per aver comunicato molte figure di spicco del PD (o ex PD), come Renzi, Bonaccini, Giani e lo stesso Nardella. Nulla da aggiungere a tutto questo, se non per sottolineare la scelta (anche politica) che è stata fatta su chi sarà responsabile dell’immagine esterna di Borgomeo.
Sul lato vertenza sindacale, il prossimo appuntamento rilevante dovrebbe essere il 20 aprile quando, se confermato, dovrebbe riunirsi nuovamente il tavolo MISE.
Un’aggiunta a margine: per la scorsa mobilitazione abbiamo curato una pubblicazione che attraversa i mesi di mobilitazione che vanno dal 9 luglio alla manifestazione del 26 marzo (https://edizionialegre.it/product/insorgiamo/). E’ un progetto di scrittura “realizzato nella forma di una cronistoria operaia di lotta, in prima persona plurale, a firma collettiva. Perché la storia operaia più bella degli ultimi anni l’hanno scritta gli operai di Gkn”. E’ in programma un ciclo di presentazione del libro con la partecipazione del collettivo, ma non subito (si ragiona sui prossimi mesi, dopo l’assemblea del 15), in ogni caso tenetelo presente.
Un’ulteriore novità che arriva dalla Toscana, e che non riguarda direttamente la vertenza ex Gkn, è il progetto di una base di addestramento militare a Coltano, poco fuori Pisa. Un progetto che verrà finanziato dai fondi PNRR e che ha visto il Governo scavalcare tutte le procedure possibili (https://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/22_aprile_08/coltano-maxi-base-militare-che-spaventa-parco-naturale-1f8ddbea-b76e-11ec-9743-7bce2225dd1e.shtml), e che impatterà pesantemente sul Parco di San Rossore (si prevede un ampliamento di una struttura già esistente da 54mila a quasi 730mila metri quadrati).
Per il 19 di aprile alle ore 21, al circolo Arci di Coltano (via Palazzi 39) si terrà la prima assemblea pubblica indetta da Una Città in Comune, per mettere in piedi e consolidare il fronte di opposizione a un progetto assurdo, peraltro capace di tenere assieme la questione bellica, i fondi del PNRR, la transizione ecologica, la tutela ambientale e l’autodeterminazione dei territori. Peggio di così il Governo Draghi non avrebbe potuto fare.
Vi terremo aggiornati, perché come Società della Cura penso dovremmo metterci a disposizione, esattamente come per la Gkn, per rafforzare questo processo di convergenza.
Per ora è tutto, stiamo in contatto ai prossimi aggiornamenti
Alberto