Ho partecipato oggi (ieri) al presidio davanti a Montecitorio in concomitanza con l’inizio del dibattito che porterà alla votazione di domani sul rifinanziamento delle missioni militari con focus sulla esternalizzazione dei confini in Libia, giacché di questo si tratta.
Stiamo parlando di milioni e milioni di euro che verranno dati in mano ad una struttura costituita per il 20% da ufficiali della marina corrotti e un 80% da criminali (fonte De Falco di cui potete ascoltare l’intervento nel video), struttura che ha prodotto fino ad oggi una interminabile violazione dei diritti umani nei confronti del popolo migrante.
Ciò che rimane inspiegabile o che forse si spiega benissimo (Minniti docet) è il comportamento del PD, il quale prima delibera che la linea del partito è la sospensione di questi finanziamenti e poi si accoda, esclusa qualche eccezione come Boldrini o Orfini, e voterà per la riproposizione dell’accordo, che significa distruzione dei valori costituzionali, insieme ai neofascisti.
Esiste una sentenza della corte di assise di Milano che fa diventare verità processuali tutte le raccapriccianti testimonianze raccontante oggi dai volontari di Ong e da Baobab Experience che parlano di stupri reiterati, di madri e bimbi figli di quelle violenze morti durante il parto nel fango dei lager, di torture, ossa spaccate, coltelli infilati nei genitali, di uccisioni sommarie: questa classe politica con l’avvallo di buona quota del Pd che ha chiesto i voti per arginare le destre, si accingerà domani a distruggere il sistema democratico calpestando la Costituzione, avallando i lager e i loro aguzzini.
Grazie ai parlamentari presenti, grazie a questa piccola quota trasversale agli schieramenti oggi presente insieme alla rappresentanza biellese della Cicloofficina Thomas Sankara per mio tramite.
Sonia Modenese