Letture per una strana estate (forse) già iniziata.

Questo è un tempo sospeso, sembra d’obbligo divertirsi, in attesa delle incertezze autunnali. Mentre ci avviamo verso l’oppressiva società dell’immunizzazione.

Masimo Recalcati, Critica della ragione psicanalitica. Ponte alle Grazie. Questa volta scrive poco di sé, ma scrive di un grande psichiatra e psicanalista: Elvio Fachinelli.

Dipesh Chakrabarty, La sfida del cambiamento. ombre corte. Piccolo ma utilissimo strumento per capire l’emergenza climatica e ciò che implica.

Anna Maria Bruzzone, Ci chiamavano matti. il Saggiatore. La riedizione (integrata) di un vecchio testo (1969-77) nel quale si intervistano “i matti” dei manicomi di Gorizia e Arezzo.

Antonella Anedda, Geografie. Garzanti. Una bella prosa poetica che interpreta i luoghi delle passioni intime.

Don DeLillo, Il silenzio. Einaudi. E se tutto si fermasse? I computer, il web… Breve, fulmineo e illuminante. Una “catastrofe” che rivela come siamo.

Maddalena Fingerle, Lingua madre. Italo Svevo. Sprofondare nella lingua per arrivare al fondo delle cose. Vincitore del XXXIII Premio Calvino.

Max Hirzel, Corpi migranti. emuse. Il libro fotografico di un caro amico, sguardo straordinario sul mondo migrante che non ce l’ha fatta.

Emma Dante, Bestiario teatrale. Rizzoli. Un teatro (molto femminile) dalle radici antiche che scava nella contemporaneità.

Louise Gluck, Averno. il Saggiatore. L’ultima pubblicazione in Italia della vincitrice del Nobel.

Salvatore Sblando, Lo strano diario di un tranviere. La Vita Felice. Una poesia discreta e silenziosa, da Torino alle radici siciliane.

Charles Simic, Avvicinati e ascolta. TLON. Un invito da un poeta irriverente e ironico, statunitense di origine serba.

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