Stanno sgomberando la Casa Cantoniera Occupata. All’interno numerosi solidali e persone in passaggio, tra cui molte famiglie.
Chi può accorra.
La solidarietà non si sgombera!
Tutto questo accade mentre il Piemonte è in Zona Rossa e il sistema sanitario piemontese vicino collasso. Sono queste le attenzioni e le priorità del governo Draghi e del Ministro dell’interno Lamorgese?
Dalle prime ore del mattino è in corso lo sgombero di Chez JesOulx – Rifugio Autogestito luogo occupato da attivisti nel dicembre 2018, snodo fondamentale per l’accoglienza autorganizzata nell’Alta Val di Susa.
All’interno della struttura diversi solidali italiani e francesi, ma soprattutto numerose famiglie con bambini in transito sul confine.
Tra Settembre e Dicembre 2020 sono transitate ad Oulx oltre 4.700 persone, di cui circa 3.500 accolte nella casa autogestita Chez JesOulx, (in media 30 al giorno, con picchi di 50 – 80 persone).
E’ doveroso denunciare che le istituzioni hanno lasciato ad attivisti e volontari l’onere di assistere le migliaia di persone che transitano, senza assumersi la responsabilità di gestire questa emergenza che è innanzitutto umanitaria.
Nel solo 2020 sono passate migliaia di persone senza che quasi gli abitanti di Oulx se ne accorgessero e senza problemi di ordine pubblico che abbiano coinvolto la popolazione locale.
Lo sgombero della casa cantoniera provocherà (nel migliore dei casi) pericolose situazioni di sovraffollamento nell’unico rifugio rimanente e, molto più probabilmente, lascerà in strada donne, uomini e bambini, mettendo a rischio la loro incolumità.
Vergogna!
Solidarietà a chi è stato sgomberato.