No Tav :: Un’altra settimana di espropri

E’ terminata anche la terza settimana di procedure di esproprio dei nostri terreni ai bordi del cratere lunare di Chiomonte, ancora tre giorni e potremo tirare il fiato.
In queste tre settimane in cui la fatica è stata largamente compensata da ricche emozioni  per tutti coloro che hanno fornito assistenza al nostro punto informativo, siamo riusciti a trasformare una procedura “burocratica” in una sorta di mobilitazione stile notav.
Spesso la nostra presenza ha contribuito a rinnovare l’interesse nei confronti del movimento da parte di persone che, pur avendo comprato a suo tempo “un posto in prima fila” non frequentano i luoghi se non sporadicamente; molti hanno visto per la prima volta la devastazione del cantiere, lo spreco infinito di risorse e la militarizzazione infinita che anche in una situazione senza alcun momento di tensione ha ostentato inutilmente i muscoli.
Che pena misurare la distanza che separa questa forza dalla forza delle nostre ragioni.
Per molti di coloro che sono passati dal nostro punto informativo si è trattato di un riavvicinamento al movimento e il legame si è rafforzato in vista di futuri momenti di lotta.
Tutto questo è già di per sé un grande risultato a prescindere dall’esito che avrà questa ennesima barricata di carta.Noi intanto, quando non siamo a Chiomonte, estraiamo dai verbali raccolti le osservazioni e le contestazioni più significative, le cataloghiamo con cura e prepariamo note per gli avvocati in vista dei ricorsi nella speranza di annullare l’efficacia degli espropri: siamo inguaribili ottimisti ma le nostre speranze sono fondate, poi si vedrà.
Mentre il paese torna in zona rossa parecchie decine di notav convocati nei prossimi tre giorni (gli ultimi) passeranno ancora dal nostro punto informativo prima di infilarsi per un attimo nell’inferno del cantiere e sbucare poi dalla parte opposta, fare il sopralluogo sui terreni, contestare confini e procedure, firmare verbali.
Al momento eventuali sospensioni delle procedure di esproprio causa zona rossa sono da escludere in base alla logica che le scuole si chiudono ma il progresso non si può fermare. Così va il il nostro mondo anche nell’era dei Draghi.Per gli spostamenti dei convocati vale la giustificazione legata alle “condizioni di necessità” previste da decreti e ordinanze varie: in altre parole un convocato può esibire a eventuali controlli l’atto giudiziario, ovvero la notifica ricevuta da Telt.
In attesa delle prossime puntate vi invito a leggere una breve scheda sulla Storia dei terreni No Tav sotto esproprio (presentata sul sito notavtorino.org) in cui si parla anche di natura, di storia, di cultura e viticoltura: insomma delle ricchezze dei terreni sotto esproprio a Chiomonte.Arrivederci alla prossima
   Ezio

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