Comunicato Stampa :: L’antifascismo in marcia a Biella
95 anni fa, il 28 ottobre 1922, la marcia fascista su Roma segnò l’inizio di un tragico periodo – destinato a durare più di vent’anni – della storia d’Italia.
Progressivo annullamento delle libertà civili; instaurazione di una dittatura inflessibile contro gli oppositori, pervasiva e invadente nella vita di ogni cittadino; promulgazione delle leggi razziali; aggressione e occupazione di uno stato sovrano, l’Etiopia; sostegno militare alla ribellione franchista in Spagna; partecipazione attiva alla guerra di conquista scatenata dalla Germania hitleriana; collaborazionismo con l’occupante tedesco dopo il settembre 1943: queste sono le pesantissime e innegabili responsabilità che gravano sul regime fascista.
Ancora oggi, nel 2017, qualcuno tenta di riportare indietro l’orologio della storia per ricostituire un’Italia incivile, inneggiando al razzismo e allo squadrismo: ultimo esempio la manifestazione indetta a Roma da Forza Nuova per celebrare la marcia.
L’A.N.P.I. dice NO. E per riaffermare il valore sempre attuale dell’antifascismo promuove per sabato 28 ottobre l’iniziativa L’antifascismo in marcia nella città di Biella, con il seguente programma:
ore 15,00 Ritrovo degli antifascisti in piazza San Giovanni Bosco per un omaggio floreale alle sei vittime fucilate il 22 dicembre 1943 che sono ricordate con una lapide apposta sul muro del campanile della Chiesa di San Cassiano.
I partecipanti si sposteranno in via Eriberto Ramella Germanin nel quartiere di Riva per sottolineare un altro attacco alla libertà di professare le proprie idee. Eriberto, consigliere provinciale socialista, ucciso il 13 maggio 1921 al Favaro, fu una delle vittime della prima violenza fascista, antecedente la Marcia su Roma.
Ricorderemo che, sempre agli albori del regime, uno dei primi atti eversivi fascisti fu l’incendio, il 1° novembre 1922, della Casa del Popolo, situata in via Mazzini, ora sede dell’omonima multisala cinematografica.
Il secondo omaggio floreale avverrà al monumento di Piazza Martiri della Libertà, dove sono ricordati i nomi delle 22 vittime trucidate il 4 giugno 1944.
Scendendo in via Pietro Micca, una tappa è prevista alla lapide posta sulla traversa di via Amendola che ricorda l’uccisione del civile Angelo Cena avvenuta il 21 dicembre 1943.
Il pomeriggio si concluderà con una sosta davanti a villa Schneider, sede famigerata del comando Sipo-Sd (Servizio di sicurezza e polizia delle SS) di Biella e luogo di torture di partigiani e di civili.
L’A.N.P.I. invita tutti gli antifascisti biellesi ad unirsi in questo percorso fra storia e memoria: cammineremo non solo fra memoria e storia, ma anche per dire che quel passato di odio e di violenza non può più tornare.
Vi aspettiamo numerosi.
Comitato Provinciale Biellese A.N.P.I.
Biella, 19 ottobre 2017