I lavoratori della scuola re-agiscono !!!

Il confronto nel Comitato permanente d’agitazione dei lavoratori delle scuole biellesi ha avviato alcune importanti iniziative:

  • il coinvolgimento di tutti i Collegi dei docenti per sottoscrivere documenti di denuncia e proposta di iniziative volte a rintrodurre un certo numero di lavoratori espulsi e dare vita a forme di protesta rispettose del lavoro docente e non docente;
  • il coinvolgimento delle famiglie attraverso la preparazione di un documento rivolto a loro, che “racconti” la difficile situazione dei lavoratori della scuola: la riduzione della qualità delle attività didattiche e del servizio erogato;
  • la preparazione di un presidio in città per incontrarsi con la popolazione e aprire un confronto utile a definire la situazione nella scuola e spazi di solidarietà.

Il Comitato si riunirà presso l’IIS “Q.Sella”, aula 25

Martedì 5 ottobre, ore 17.30

 

Intanto all’IIS  “Q. Sella” (ex ITI) si è votato con 220 voti favorevoli, 5 contrari, 12 atenuti la seguente mozione:

Il Collegio dei docenti dell’IIS Q. Sella, riunitosi in data 1 ottobre 2010, prende atto degli effetti materiali della “riforma” Gelmini -Tremonti, tra cui: 

  • L’avvio di una consistente riduzione del tempo scuola
  • L’aumento irragionevole del numero di studenti per classe (che colpirà i soggetti più deboli)
  • Accorpamento incoerente di materie differenti in una stessa classe di concorso, riducendo di fatto la qualità dell’insegnamento
  • Azzeramento delle ore a disposizione per le sostituzioni dei docenti assenti
  • La crescente difficoltà ad avviare le Attività di recupero in ambito extracurricolare
  • La riduzione delle attività di Laboratorio in presenza della drastica riduzione delle compresenze
  • La riduzione generalizzata del personale docente, incrementando precariato e disoccupazione
  • La riduzione drastica del personale non docente, peggiorando il servizio erogato 

Intende pertanto porre in evidenza come la “riforma” Gelmini -Tremonti, fondata unicamente su tagli di spesa privi di coerenza didattica o pedagogica, porti ad una Scuola Pubblica che non rispetta il dettato costituzionale del diritto all’istruzione. 

Denuncia inoltre gli effetti di ordine sociale che la “riforma” Gelmini -Tremonti e la Legge 133 hanno sulle famiglie degli alunni, riversando su di queste costi spesso difficilmente sopportabili. 

Ritenendo il proprio ruolo votato alla costruzione di una Scuola Pubblica capace di promuovere la crescita sociale, civile e culturale, esprime preoccupazione per il tentativo di screditare la scuola pubblica riducendone le risorse e minando la qualità dell’offerta formativa e educativa, pertanto 

invita i colleghi

  • a non accettare cattedre che superino le 18 ore, in modo da rendere possibile l’inserimento di nuovi docenti anche su spezzoni
  • a rinunciare a svolgere attività aggiuntive quando queste potrebbero essere affidate a colleghi espulsi dalla scuola (ore di supplenze oltre il completamento cattedra, attività di recupero, insegnamento della lingua italiana per stranieri, informatizzazione della biblioteca e altre attività…)
  • a rispettare, rigorosamente, le regole di sicurezza nei laboratori, rese ancora più stringenti dalla riduzione dei docenti di laboratorio, collaborando per questo con la RSL  

si impegna  

  • a collaborare con il Dirigente per utilizzare interamente il Fondo d’Istituto entro il 31/12 per evitare che questo vada speso per iniziative quali  “l’esercito a scuola”
  • a collaborare con il Dirigente per “riscrivere”, se non è possibile fare altro, le funzioni obiettivo affinché possano svolgere un ruolo efficace che garantisca il funzionamento della scuola là dove maggiori sono le esigenze, le carenze e le difficoltà 

chiede alle RSU  

  • di vigilare sulla qualità dell’organizzazione del lavoro del personale non docente affinché le condizioni di disagio, derivate dalla riduzione del personale, non ricadano ancor più pesantemente sul personale in forza. 

Inoltre, pur consapevole del ruolo pedagogico che svolge e dell’urgenza di un confronto con le famiglie, ma altrettanto convinto della necessità di dare un segnale forte e agire una pressione ragionevole sull’amministrazione 

delibera 

  • Il blocco delle attività di organizzazione dei viaggi di istruzione. 

Invita i Collegi dei Docenti delle altre scuole ad azioni analoghe e a manifestare la propria contrarietà alla “riforma” Gelmini.

Rimanda, infine, a successive riunioni, anche in seno al Comitato permanente d’agitazione dei lavoratori delle scuole biellese  l’assunzione di ulteriori iniziative.

Biella, 1 ottobre 2010

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