PRC :: SANITA’ PIEMONTESE A RISCHIO DI ULTERIORI TAGLI  ED ESTERNALIZZAZIONI

COMUNICATO STAMPA

SANITA’ PIEMONTESE A RISCHIO DI ULTERIORI TAGLI  ED ESTERNALIZZAZIONI,

MOBILITARSI O SARA’ TROPPO TARDI

 

L’Assessore alla Sanità Icardi dichiara: ”La situazione è drammatica e ci vede già con un piede nel prossimo piano di rientro.”….ogni Azienda sarà chiamata a mettere in campo ogni misura per stare dentro il budget assegnato.”

L’assessore sa bene che il Piemonte con la Giunta Chiamparino e l’assenso del centrodestra, ora al governo regionale, la Sanità è già rientrata dai deficit pregressi attraverso la riduzione dei servizi, la chiusura di ospedali, riducendo le risorse per la prevenzione, i servizi territoriali, l’assistenza a soggetti deboli. Oltre ai problemi legati alle liste di attesa, oggi abbiamo un’emergenza per la carenza dei medici e infermieri negli ospedali. Si stima che lasceranno il lavoro per la pensione nel 2019 480 medici e fino al 2025 un saldo negativo di 2004 medici, con carenze maggiori per medicina emergenza ed urgenza, e di 1260 infermieri.

Con il pensionamento di molti medici di base tantissimi pazienti rischiano di restare scoperti. Il piano Sanitario Regionale della passata maggioranza, confermato da quella attuale, prevede progetti di edilizia ospedaliera a Verbania, Moncalieri, Veruno, Cuneo e in particolare a Torino e a Novara attraverso la formula del partenariato pubblico e privato che prevede interessi    economici altissimi.

A Novara è prevista la costruzione di un nuovo ospedale con partecipazione finanziaria privata del 70%.La scelta di un finanziamento attraverso il cosiddetto partenariato pubblico-privato, oltre a un grosso impegno finanziario a carico della Sanità del Piemonte, individuerà un soggetto privato che per 26 anni sarà “proprietario dell’Ospedale” e che di fatto potrebbe anche vendere a uno speculatore finanziario la riscossione del canone di affitto ( già in Toscana 3 ospedali con questo sistema sono finiti nelle mani di un fondo speculativo americano).

Cosa  decideranno i dirigenti delle ASL di Biella e Vercelli?

Cosa devono dare di più i cittadini e gli operatori per soddisfare l’ingordigia di una politica di tagli alla sanità pubblica che vanifica senza soluzione di continuità l’elementare diritto alla salute? Un’ingordigia del privato trova una sponda talmente diretta in questa Giunta che l’assessore ha già promesso il prelibato piatto dei Pronto Soccorso ai privati, scegliendo Alessandria come laboratorio nazionale.  L’assessore è stato chiaro: “Perché no? una svolta nel rapporto con il privato che rimette in discussione vecchie certezze”. Chiarendo che la scelta ricadrà anche su Cardiologia, Traumatologia, e Ortopedia.“ Anche se di fronte alle timide perplessità ora rallenta “Assegnare ai privati la gestione dei Pronto soccorso è una idea ancora tutta da valutare.” in attesa dell’approvazione dell’Autonomia Differenziata atta a operare la secessione dal S.S.N.

Facciamo appello alle Cittadine ed ai Cittadini, alle Organizzazioni Sindacali tutte, alle associazioni: meglio prevenire con la mobilitazione e la lotta, perché se iniziano non si fermeranno.

PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA

Federazione di Biella – Valsesia- Vercelli Via Bertodano n. 7 – 13900 Biella

rifondazionebiella@alice.it

 

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