Svuotare il carcere, ora!

Non c’è più tempo: sovraffollamento (circa il 120% in media) e suicidi (29 dall’inizio dell’anno) richiedono misure strutturali, sistemiche, come la depenalizzazione dei reati minori (a partire da quelli legati al consumo di droghe), l’aumento delle misure alternative (in sentenza e in fase di esecuzione della pena), la diminuzione al minimo dei casi ai quali… Continua a leggere Svuotare il carcere, ora!

I 100 anni di Basaglia. Intervista a Benedetto Saraceno

Torniamo su Franco Basaglia a cento anni dalla nascita. Lo facciamo con una intervista a Benedetto Saraceno apparsa sul L’indice dei libri del mese di aprile. Benedetto Saraceno, psichiatra, epidemiologo, docente universitario, allievo di Franco Basaglia e Franco Rotelli, è, a livello internazionale, una fra le voci più autorevoli per la promozione della salute mentale.… Continua a leggere I 100 anni di Basaglia. Intervista a Benedetto Saraceno

La guerra civile in Sudan …di Alessandro Scassellati

I popoli del Sudan hanno cercato di liberarsi di una dittatura militare per decenni, ma ora si trovano nel mezzo di una lotta di potere mortale tra ex alleati militari diventati acerrimi nemici. I combattimenti tra i due eserciti sono scoppiati quasi un anno fa nella capitale Khartoum, in un’escalation di lotta per il potere… Continua a leggere La guerra civile in Sudan …di Alessandro Scassellati

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Categorie: mondo

Le democrazie si perdono nella spirale della guerra …di Luigi Ferrajoli

Agli autocrati interessa la propria conservazione, l’immagine inflessibile e perciò l’esercizio permanente della forza. Per loro la proposta di pace è un atto di debolezza. Per i paesi democratici, invece, la trattativa e la tregua sono prove di forza e di responsabilità. Sarebbero la migliore dimostrazione della loro superiorità politica.Ma dove sono questi “paesi democratici”?… Continua a leggere Le democrazie si perdono nella spirale della guerra …di Luigi Ferrajoli

Un mondo disuguale e pericoloso …di Mauro Armanino

Nel Rapporto sullo sviluppo umano 2024 delle Nazioni Unite, tra l’altro, si legge: “… Possiamo fare di meglio. Meglio dei cambiamenti climatici e delle pandemie fuori controllo. Meglio di un’ondata di trasferimenti di potere incostituzionali in un contesto di populismo crescente in tutto il mondo. Meglio di una cascata di violazioni dei diritti umani, meglio del massacro… Continua a leggere Un mondo disuguale e pericoloso …di Mauro Armanino

Il fisco Meloni: togliere ai poveri e dare ai ricchi …di Rocco Artifoni

«Abbiamo fatto un primo passo per venire incontro alle fasce medio basse, ma ora dobbiamo occuparci del ceto medio. Dopo aver ridotto l’Irpef al ceto medio-basso dobbiamo pensare a quelli con un imponibile oltre 50 mila euro». Così si è espresso recentemente il viceministro dell’Economia Maurizio Leo a proposito della riforma dell’imposta sui redditi delle… Continua a leggere Il fisco Meloni: togliere ai poveri e dare ai ricchi …di Rocco Artifoni

Un libro :: “A forza di essere vento”. Uno sterminio dimenticato

Qui di seguito la recensione, apparsa su il manifesto, di un libro importante perché ci racconta una storia dimenticata: un “porrajmos” (grande divoramento) o meglio un “samudaripen” (sterminio di tutti, ovvero genocidio), come preferisce chiamarlo l’autrice, Chiara Nencioni, A forza di essere vento racconta la persecuzione e lo sterminio dei rom e dei sinti nell’Italia… Continua a leggere Un libro :: “A forza di essere vento”. Uno sterminio dimenticato

Arte pubblica e disciplinamento sociale …di Alessandra Ferlito

L’arte ha sempre giocato un ruolo nello spazio urbano, a volte solo illustrando lo stato di cose presente, ma spesso assumendo il compito di segno, idea, simbolo, rappresentazione del committente, cioè del potere istituzionale.I monumenti sono il prodotto più semplice per fotografare il potere, ma la contemporaneità ha raffinato gli strumenti e sostituito i monumenti… Continua a leggere Arte pubblica e disciplinamento sociale …di Alessandra Ferlito

EMERGENCY :: Come stanno gli afgani?

“FINCHÉ L’ULTIMO CANTA ANCORA” UNA STORIA AFGANA EMERGENCY attraverso un video e una graphic novel ci racconta l’accesso alle cure in un Paese che ha vissuto quattro decenni di guerra. Un dramma che dura da anni nell’indifferenza colpevole dell’occidente. Un fumetto che prende vita da piccole storie straordinarie, unite e scandite dal canto dei cardellini: simbolo di un… Continua a leggere EMERGENCY :: Come stanno gli afgani?

Che dire di Israele?

Che dire di Israele che ferma gli aiuti umanitari per Gaza (1.500 camion fermati con ogni pretesto al valico di Rafah)? Che dire dei/delle giovani israeliani/e che cantano e ballano al valico di Rafah per ostacolare gli aiuti umanitari per il popolo di Gaza? Che dire dei nuovi insediamenti (adesso!) in Cisgiordania che rubano terra… Continua a leggere Che dire di Israele?

Ex Gkn, mossa operaia per reindustrializzare

Il Collettivo di Fabbrica presenta una proposta di legge regionale per la creazione di consorzi pubblici, aperti a istituzioni, università, privati, cooperative e centri di ricerca, per intervenire sulle aree industriali in crisi. “Utile a creare nella ex Gkn un condominio industriale per un polo delle energie rinnovabili e della mobilità sostenibile. Siamo pronti a… Continua a leggere Ex Gkn, mossa operaia per reindustrializzare

“Non possiamo fare a meno del servizio sanitario pubblico”

Il servizio sanitario italiano, che ha contribuito a produrre il più marcato incremento dell’aspettativa di vita tra i Paesi ad alto reddito, è in crisi e gravemente sotto finanziato. Serve un piano straordinario. Qui un appello molto preoccupato di 14 esperti. Sintesi tratta da Scienza in Rete. ********************************** Dal 1978, data della sua fondazione, al… Continua a leggere “Non possiamo fare a meno del servizio sanitario pubblico”

Una lettera di Ilaria Salis

Riportiamo una lettera di Ilaria Salis dalla cella 615 del carcere ungherese di Gyorskocsi Utca. L’abbiamo presa da volerelaluna e non c’è la data. Probabilmente l’avrebbe potuta scrivere qualsiasi carcerato delle terra, ci sono il tempo, i ritmi, il fuori e il dentro di un recluso privato della sua libertà Lettera di Ilaria Salis

30 anni fa moriva Kurt Cobain

Kurt Cobain muore suicida il 5 aprile del 1994.Uomo tormentato, inadatto a questo mondo e indisponibile alle lusinghe dello “stars system”. Musicista sensibile e creativo, voce inconfondibile. Con lui, insieme ai Nirvana, si esaurisce l’ultima tappa della storia del Rock

Non per caso ma per il Capitale

Gli incidenti, quelli su lavoro, si vogliono sempre leggere come disgrazie imponderabili, fatalità. L’opinione pubblica rifiuta l’idea che il lavoro possa portare alla morte e gli imprenditori vogliono sollevarsi dalla responsabilità. Poi si attribuisce la responsabilità all’incuria generale alla sciatteria, anche dell’operaio morto. Ma i fatti sconfessano tutte queste sensazioni, che possono diventare giustificazione delle… Continua a leggere Non per caso ma per il Capitale

Sbilanciamoci! :: 30 domande sull’auto elettrica

Coltivare il dubbio è necessario per tenere in vita il pensiero critico. Non c’è alcuna conoscenza che possa essere accettata senza una verifica, sapendo che anche dopo questa deve restare la disponibilità ad accettare la parzialità di quella che abbiamo creduto una verità. Tenere l’osservazione in allerta permanente e la mente aperta agli errori permette… Continua a leggere Sbilanciamoci! :: 30 domande sull’auto elettrica

Per una sanità statale

La sanità è una malata che si aggrava sempre più. Il problema non è solo la progressiva riduzione dei fondi ma l’allargamento del peso della sanità privata e la ausiliarietà della sanità pubblica. Se ne esce solo superando la contraddizione tra sanità pubblica e sanità privata. Per questo occorre una “quarta riforma” sanitaria che dia… Continua a leggere Per una sanità statale

Disertiamo!

Siamo concretamente solidali con gli obiettori di coscienza, renitenti alla leva e disertori russi, ucraini, israeliani e…Ci impegniamo favorirne la fuga e chiediamo che l’Europa riconosca loro lo status internazionale di rifugiati.Dichiariamo fin da questo momento la nostra obiezione di coscienza, non siamo disponibili in alcun modo a nessuna chiamata alle armi e non intendiamo… Continua a leggere Disertiamo!