Domani, 22 novembre, il Sottosegretario Delmastro, addetto alle carceri, raccoglie la sua corte a Donato, uno dei centri dell’antifascismo biellese.
L’aggressività del feudatario biellese si manifesta con una provocazione degna delle squadracce del ventennio di cui lui resta un nipote rispettoso.
Noi ricordiamo tutto, la memoria collettiva resta nel tempo testimone della vocazione violenta sua e della sua corte.
Sappiamo aspettare e costruire con pazienza caparbia le condizioni per la sconfitta del nuovo fascismo che ammorba l’Italia, imponendo un riarmo ingiustificato che impoverisce il paese, una cultura giustizialista e repressiva che peggiora la vita delle persone.
Ci prendiamo il tempo di sederci sulla riva del fiume…. Non c’è tregua al conflitto sociale, quello che spazzerà via la democrazia autoritaria dei vecchi e nuovi “feudatari” del capitalismo globale

