Quattro persone in pochi giorni sono state uccise dal taser
Da fine agosto sono morte 4 persone su cui era stata usata la pistola taser.
L’ultimo è un uomo di 35 anni morto ieri. Prima di lui a settembre due uomini di 47 e 42 anni e a fine agosto un altro uomo di 57 anni.
Durante la fase di sperimentazione della pistola elettrica avevamo denunciato come il taser fosse un’arma potenzialmente mortale. Nell’uso operativo non sostituisce le armi da fuoco, ma altri strumenti in dotazione alle forze dell’ordine per immobilizzare le persone e che, nel loro uso proprio, non hanno esiti mortali. A differenza del taser.
Ricordavamo come un’inchiesta indipendente della Reuters, condotta negli Stati Uniti dove il taser è da anni tra le armi disponibili per le forze di polizia, parlava di oltre 1.000 morti per cause direttamente collegabili al suo utilizzo in meno di 20 anni.
La stessa azienda americana che la produce – la Taser International Incorporation, da cui deriva il nome dell’arma – chiamata in causa sulla potenziale pericolosità, aveva dichiarato che esisterebbe un rischio di mortalità pari allo 0,25%. Ciò significa che se il taser venisse usato su 400 persone una di queste potrebbe morire.
Per questo crediamo importante rivedere la dotazione di quest’arma
Antigone, 8 ottobre 2025