La violenza di genere da vicenda ‘privata’, chiusa tra le pareti di casa, si fa problematica che ruota intorno al rapporto tra i sessi, nei suoi aspetti di violenza manifesta. Ne sono coinvolte le piazze, le adunate pubbliche, i comportamenti delle Forze dell’ordine, le isistituzioni. Attraverso i media passa l’indignazione, se ne parla di più, ma emerge soprattutto il risvolto «soggettivo», «esperienziale» del gesto violento, che viene ancora usato per coprire la realtà storica e antropologica del fenomeno. Così la domanda di pene più severe prende il posto della consepovolezza che solo un “processo educativo nelle strutture portanti politiche, culturali, economiche, giudiziarie e informative” della società può “argine o prevenire” la violenza sulle donne