La politica, la politica!

Il Comune di Biella non è capace di “governare” l’impresa alla quale è affidata l’illuminazione cittadina: alcune vie del quartiere San Paolo sono al buio da 20 giorni!
Ma è pronto a dedicarsi alle chiacchiere su bellezza ed eccellenza, con tanti loghi multicolori, per una città che si sta svuotando, dove chiudono anche i bar e si approntano vetrine finte per nascondere la decadenza del tessuto culturale e commerciale. Sarà questo è il “quarto paradiso”!
Il Sindaco postfascista partecipa alla commemorazione dell’eccidio nazifascista di San Cassiano, sotto lo sguardo vigile del sottosegretario (quello che vorrebbe “non lasciare respirare”, dal limpido passato fascista), con la disinvoltura ipocrita del trasformismo politico italiano.
Questo accade qui da noi, dove il sindaco è eletto da un elettore su quattro degli aventi diritto e governa come un podestà sotto tutela.

Il livello nazionale non è diverso da quello locale. La Presidente del Consiglio vola negli Usa, da Trump, per accettare consigli e prendere ordini, che millanta come il nuovo protagonismo della Nazione italiana. D’altronde l’hanno fatto già De Gasperi prima delle elezioni del ’48 e Saragat prima di dividere il PSI e diventare Presidente della Repubblica.
Non è un vizio, ma la pratica di una cultura politica che ha interpretato la storia della conquista dell’Italia da parte dei Savoia come un processo di unificazione nazionale! Abbagli e ipocrisia sono il terreno sul quale agisce questa politica autoreferenziale, senza autonomia, eterodiretta dagli interessi delle imprese private nazionali e multinazionali. Questa è la politica oggi!

Si capisce anche dalle polemiche fuori bersaglio di questi giorni, a proposito delle tecnologie satellitari utilizzate per la comunicazione e il controllo dei dati. La politica considera il recupero e il controllo generalizzato dei dati personali di ciascuno di noi come accettabile e “naturale”, persino utile, mentre disquisisce se il controllo sia meglio affidarlo alle mani del sudafricano bianco neonazista Musk o ad altri faccendieri, sempre privati, che possono comunque gestire, vendere e manipolare informazioni ed esercitare forme diffuse di controllo sui cittadini, su di noi. A confronto lo Stato di polizia di Piantedosi diventa una storia di “Topolino detective”!

Oppure sono la stessa cosa? Forse sono piani diversi della stessa pratica politica, forse questo è il Capitalismo della sorveglianza (di cui ha scritto Shoshana Zuboff). Le politiche degli Stati nazionali sono assoggettate alle scelte delle grandi compagnie multinazionali che attraverso il controllo finanziario e tecnologico costituiscono il nuovo ordine globale.
Così, agli Stati nazionali non resta che garantire quell’ordine globale: guerre, paura, insicurezza e propaganda generano la censura, la repressione e la ripreasa del sistema concentrazionario, questa è la democrazia autoritaria. Questo è ciò che sta accadendo!

marco sansoè, gennaio 2025


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