Appello :: Sull’acqua non si devono fare profitti: si scelga il modello di gestione pubblica

Appello di associazioni, circoli e comitati
al commissario Fluttero

Sull’acqua non si devono fare profitti:
si scelga il modello di gestione pubblico

L’Egato2, autorità d’ambito territoriale ottimale della zona Biellese, Vercellese e Casalese che si occupa della gestione del servizio idrico integrato, entro il 31 dicembre scorso avrebbe dovuto individuare il proprio modello di gestione. Tre le possibilità: indire una gara europea, affidare la gestione a un soggetto pubblico, scegliere la gestione mista.

Dopo una serie di rinvii, nemmeno l’assemblea dei Comuni convocata il 22 gennaio si è chiusa con una votazione decisiva: il 67,73% dei rappresentanti dell’assemblea ha votato per la gestione in house con affidamento a soggetto pubblico, ma il quorum da raggiungere era il 75%.
Determinante è stato il voto dei soggetti “Vercellese I” (la Città di Vercelli, rappresentata da Luigi Michelini), che ha optato per la gara, e “Vercellese 3” (Daniele Pane di Trino) che si è astenuto.

Il presidente della Regione, Alberto Cirio, ha quindi provveduto alla nomina di un commissario, il chivassese Andrea Fluttero, esponente di Forza Italia, dandogli 180 giomi di tempo per l’individuazione della nuova modalità di gestione.

Le associazioni ambientaliste, considerando l’acqua “bene comune” e sulla base del risultato del referendum del 2011, si sono sempre schierate per la gestione pubblica del servizio idrico; gli altri due modelli di gestione, infatti, prevedono che sull’acqua si possa fare profitto per generare utili e distribuire dividendi ai soci (come sta avvenendo, ad esempio, a Vercelli, dove la società Iren mediante una sua controllata detiene il 60% di Asm, e sotto forma di dividendi incassa annualmente milioni di euro).

Lo stesso Roberto Scheda, nuovo sindaco di Vercelli, un anno fa in qualità di consigliere comunale era stato firmatario di una mozione con cui si chiedeva di «esprimere, a nome del Consiglio comunale, la volontà della Città di Vercelli di procedere allo scorporo del ramo idrico gestito da Asm, al fine di realizzare in At02 le condizioni per l’affidamento diretto in house ad un unico gestore interamente pubblico».

In vista della scadenza del mandato del commissario auspicano quindi che, come chiesto da più di due terzi dei Comuni rappresentati in Egato2 e anche dall’avv. Scheda neosindaco di
Vercelli, come già avvenuto per l’Ato4 di Cuneo, vengano messe. In atto le procedure per l’affidamento del servizio idrico a un soggetto pubblico.

3 luglio 2024

Legambiente del Vercellese e della Valsesia
Pro Natura del Vercellese
Circolo Tavo Burat, Biella
Comitato acqua pubblica Vercelli

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