Qui si tengono fuori con i campi di concentramento (che per fortuna ancora non ci sono) in Albania o si tengono dentro ai CPR o alle poco accoglienti strutture gestite da cooperative d’affari. Ma la strada nuova è quella della “caccia grossa” in prossimità dei luoghi di partenza: mezzi leggeri utilizzati per inseguire e catturare migranti in cammino per l’Europa, messi poi nei campi di concentramento in Africa. Così si rafforzano dittature, democrazie autoritarie e governi corrotti come se fossero accordi di “cooperazione e sviluppo”.
Dopo il “piano per l’immigrazione”, che elimina, di fatto, il diritto d’asilo e la costruzione di “campi di concentramento” dentro e fuori, ora l’Europa esternalizza la caccia al migrante.
Questa è la nuova faccia della civiltà democratica europea!