Da tempo denunciamo la crisi strutturale (dovremmo dire storica) della democrazia. Una crisi che si manifesta con la sempre più massiccia astensione elettorale, con la crisi della politica e con essa dei partiti. Quella crisi che ovunque prende la forma delle politiche populiste, sovraniste e conservatrici.
Una democrazia autoritaria sta prendendo il posto della “democrazia moderna” (quella che dalla Rivoluzione francese, attraverso le “rivoluzioni” dell’Ottocento, è giunta fino al Novecento).
Lo sviluppo della democrazia autoritaria a noi pare un processo irreversibile che, dopo il fallimento del “socialismo reale”, dovrebbe impegnarci tutti e tutte a trovare nuove forme di partecipazione politica per la costruzione di nuove forme istituzionali.
Narrare e analizzare l’avvento della democrazia autoritaria diventa un’azione utile per capire il corso della storia e della politica contemporanee. Qui riportiamo un articolo di Luca Celada, apparso su il manifesto, che ci racconta la deriva autoritaria negli Usa.