Scrive Marco Revelli che il blitz contro gli anarchici di Carrara “ci riporta all’800”; alle persecuzioni di un epoca buia. Oggi ciò che viene colpito sono pagine scritte, opinioni, rivendicazioni ideologiche e insulti a Mattarella, chiamato “padrone infame”. Accuse senza motivi, l’ennesimo “teorema” di un gip in cerca di notorietà e consensi.
Ma questo è il presente repressivo e giustizialista della destra al governo, che inizia il suo percorso di “pulizia politica” dagli anarchici. E’ più facile: sono pochi, noti al sistema e con uno scarso consenso. Ad un governo di “borghesi piccoli, piccoli”, dopo essersi accaparrato qualche poltrona, nascosti dietro le fittizie maschere patriottiche del postfascismo, piace il gioco facile.
Ma sono pronti provvedimenti che allargheranno la platea dei sospetti, dei pericolosi, di quei soggetti “che danno segni evidenti di pericolosità sociale”: migranti o italiani (soprattutto i primi) saranno il bersaglio delle sempre più numerose “forze dell’ordine” nazionali e locali e della sempre più fitta rete di videosorveglianza nelle città. Arresti e Daspo ci attendono!
Siamo alla soglia dello “stato di polizia” e la sinistra liberale e “riformista” è complice tacita o consenziente.
A noi non resta che resistere, denunciare, sabotare e reagire alla politica discriminatoria e repressiva della democrazia autoritaria.