Suggeriamo un percorso di letture di Tommaso Di Franceco, apparso su il manifesto del 23 dicembre, per attraversare significati e storia della guerra in Ucraina.
Due saggi: Francesco Strazzari, Frontiera Ucraina. Guerra geopoliche e ordine internazionale. il Mulino; Noam Chomski, Perché l’Ucraina? Ponte alle Grazie. E un reportage di Andrea Sceresini e Lorenzo Giroffi, La guerra che non c’era. Baldini e Castoldi.
Partendo dalle parole, dal lessema protoslavo «krajna», che vuol dire «pezzo di un pezzo di terra» (terra ai margini, al confine) sviluppano analisi capaci di “raccontare” e comprendere la complessità del conflitto, con un equilibrio che rinuncia alle veline giornalistiche e alle semplificazioni, a partire da ciò che è accaduto dal 2014 nel Donbass, con 14mila morti, due milioni di profughi e diversi tentativi diplomatici, Minsk1 e Minsk 2, sostanzialmente falliti.
Ucraina, decifrare il conflitto
Consigliamo anche la lettura di un altro testo che affronta il tema della guerra nell’era del “capitalismo globale”: gli economisti Emiliano Brancaccio, Raffaele Giammetti, Stefano Lucarelli scrivono La guerra capitalista, per Mimesis. Un testo che vuole “attualizzare l’approccio marxista in un mondo frammentato, caotico e multipolare, in cui trova spazio la lotta per l’egemonia dei vari imperialismi”.