A un anno dalla morte di Luciano Guala riceviamo questa e con affetto la pubblichiamo
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Oleggio, 25 novembre 2025
Giovedì 20 novembre, rivedendo alcuni video della mia mamma Afra, ne ho trovato uno in cui cantava, pochi mesi prima di lasciarci, una canzone “Figli dell’officina“. Ho subito pensato a Luciano Guala. Gli ho inviato il video con WhatApp e un breve messaggio (l’ultimo nostro contatto risaliva al 1 settembre 2024, giorno della commemorazione a Noveis).
Luciano era un carissimo amico della mia mamma, che a sua volta era stata molto legata alla sua, ed è stato lui che le ha dato l’ultimo saluto il giorno del funerale a Portula nel giugno del 2022.
Abito nel novarese e dopo qualche giorno dall’invio del video, non avendo alcun segnale, gli ho scritto una mail. Oggi 25 novembre, meravigliandomi del suo silenzio, ho provato a chiamarlo al telefono,
ma “il telefono può essere spento o non raggiungibile”. Allora digitato su internet il nome e… – 08 ottobre 2024 Luciano Guala ci ha lasciato-.
Sono senza parole: da un anno non è più tra noi!
Luciano era, al di là del suo impegno politico e memoria dei valori della Resistenza, un Uomo proprio con la U maiuscola: sensibile, discreto, riservato, altruista ed empatico. Sapeva cogliere il bello delle persone e le apprezzava così com’erano. Certo non nascodeva le proprie opinioni, ma era talmente “delicato” nell’esporle che difficilmente sorgevano tensioni (la mia conoscenza era fuori dal contesto politico). Il Rispetto dell’altro era il principio sul quale aveva fondato la sua vita.
Oggi che scopro che ci ha lasciato, sono infinitamente triste per non esserci stata in quei giorni.
Ho deciso per questo di salutarlo scrivendo al giornale: è un saluto che arriva dopo un anno ormai dalla sua scomparsa, ma c’è un aspetto positivo: per me lui ha vissuto tra di noi, in carne e ossa, fino ad ora! Oggi piango la sua partenza, sono sicura però che da lassù mi ha sentito e ha sorriso guardando il video della mia mamma.
Arrivederci, Luciano!
Laura Gila Gub
