E’ urgente la necessità di un’altra relazione tra locale e planetario, governanti e governati, alto e basso in cui non ci sia spazio per la delega.
Le guerre, la questione ecologica, la giustizia sociale non potranno essere affrontate se la loro soluzione continuerà a essere delegata a organismi transnazionali interstatali. Per Paolo Cacciari si tratta di una “vera e propria trappola di remissione di responsabilità in cui cadono gli stessi movimenti pacifisti e ambientalisti quando fanno affidamento sull’ascolto dei Capi di Stato e di governo”.
Non vi sono scorciatoie per realizzare una società di vite liberate da ogni forma di dominio di nascita, classe, genere e specie. Il nostro progetto politico non può che passare attraverso la creazione di un sistema di comunità territoriali capaci di autogovernarsi e di relazionarsi tra loro alla pari.
Questo articolo, apparso su Comune, è un invito alla lettura dei contributi contenuti nella parte monografica dell’ultimo Quaderno della decrescita
La Comunità per la decrescita …di Paolo Cacciari
