Il coordinamento Biellesi per la Palestina Libera promuove una nuova iniziativa di mobilitazione in sostegno alla causa palestinese, in solidarietà con la resistenza popolare all’occupazione e, oggi, all’invasione della Striscia di Gaza e alla disgregazione della Cisgiordania da parte di Israele.
Quella che viene definita “l’unica democrazia del Medio Oriente”, uccide arbitrariamente attraverso le armi, la fame e la deprivazione di igiene e cure sanitarie la popolazione palestinese, mostrando il vero volto della decantata civiltà occidentale, che si vorrebbe esportare a suon di bombe a chi non si piega ai progetti coloniali sionisti e atlantisti.
Nonostante il governo israeliano utilizzi il pretesto degli ostaggi per compiere il genocidio più mediatizzato della storia, appare più che evidente che i suoi reali obiettivi non siano certo la liberazione dellɜ prigionierɜ e “la distruzione di Hamas”.
L’obiettivo a cui mira effettivamente il regime sionista fin dalle sue origini è una radicale pulizia etnica e l’annientamento del popolo palestinese, con la complicità della gran parte della comunità internazionale.
I governi occidentali sono stati costretti, dopo quasi due anni, a utilizzare il termine “genocidio”, dopo essersi tanto spesi per negare categoricamente che lo fosse, ma questo non basta se la denuncia non viene accompagnata da azioni concrete di embargo verso Israele, soprattutto quando vaste parti di società si mobilitano con determinazione per chiedere la fine del sostegno dei propri governi allo sterminio.
Questo piano criminale ha il fine dichiarato di impossessarsi non solo di tutta la terra palestinese, ma anche di altre regioni del Levante, con l’obiettivo, da parte dell’unico Stato a non aver mai ufficializzato i propri confini, di realizzare la “Grande Israele”. È un errore ritenere che questo progetto espansionistico sia nato recentemente dai partiti dell’estrema destra israeliana: sappiamo che quanto sta avvenendo è la naturale prosecuzione del progetto sionista, volto alla costituzione di un etnostato per il solo popolo ebraico.
La Palestina non è un territorio conteso: è un grande specchio nel quale l’Occidente vede riflesso la verità del suo passato coloniale.
Lottare con e per la Palestina significa non essere schiavɜ di questo ricatto, avere il coraggio di affrontare l’arroganza di chi si pone come il padrone del mondo e si dichiara invincibile. La resistenza palestinese con decenni di lotte ha minato questa idea di presunta invincibilità e al contempo ha smascherato e reso evidente a tuttɜ la vera natura del regime israeliano, dandoci l’occasione collettiva di lottare per un orizzonte di libertà effettiva e desiderabile a partire dal rifiuto della tirannia imperialista e sionista, che aggredisce la vita di miliardi di persone in tutto il mondo.
Per questo organizziamo un momento di mobilitazione ampia e diffusa a cui vi invitiamo a partecipare, per lottare contro quello che è a tutti gli effetti un genocidio internazionale, poiché Israele (uno stato grande come la Lombardia che in due anni ha ucciso decine di migliaia di persone) non sarebbe stato in grado di portare avanti questo sterminio senza rifornimenti da parte dei governi e dalle aziende della morte di tutto il mondo, anche dell’Italia e del Piemonte.
Per tutto queto ci mobilitiamo sabato 13 settembre a Biella, appuntamento alle ore 10 in piazza Battistero, in contemporanea con il resto del Piemonte, per poi ritrovarci tuttɜ a Torino sabato 20 settembre.
Con la Palestina fino alla liberazione!
Biella, 6/9/2025, Coordinamento Biellesi per la Palestina Libera