Sull’identità …di Giorgio Agamben

Alexandre Kojève ha espresso una volta in forma di monito una critica dell’identità su cui occorre riflettere: «Sii quello che non potrai mai diventare». L’errore di coloro che cercano un’identità è di voler diventare ciò che già sono.
Ciò che semplicemente siamo non è un’identità, è un’esperienza sorgiva sempre in corso, che continuamente ci sfugge fra le mani e per questo non possiamo mai diventare. E tuttavia la società in cui viviamo non fa che attribuirci un’identità che, con più o meno convinzione, finiamo con l’assumere.
Questa identità – in fondo lo sappiamo perfettamente – è necessariamente posticcia e chi vuole veramente diventare ciò che è rischia – come è capitato a Friedrich Nietzsche e come, anche se in misura meno evidente, succede a quasi tutti – di cadere nella follia.
Saggio, cioè senza identità, è chi è sempre senza mai diventare: ma questo è proprio quanto oggi le società cosiddette civili considerano come estraneo e respingono ai margini, quando non cercano puramente e semplicemente di eliminarlo

Comune, 24 luglio 2025, pubblicato su Quodlibet,

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