Quello di Gaza è un genocidio esibito, qualcosa che viene reso accettabile. Per questo il tempo che viviamo è il tempo di una frattura: non siamo in grado di immaginare il mondo nel quale i nostri figli e nipoti si dovranno addentrare. Di fronte all’orrore del genocidio ordinario e a questa frattura prevale per lo più l’indifferenza di tantissime persone. Come si fa a contrastarla? Per Gian Andrea Franchi – insegnante di filosofia, da anni impegnato con i migranti della cosiddetta rotta balcanica a Trieste. Il suo ultimo libro è Per un comunismo della cura, DeriveApprodi – questa è, forse, la prima domanda che dobbiamo porci se vogliamo vivere.
La frattura …di Gian Andrea Franchi
