La proposta Omnibus della Commisione Europea rappresenta un passo verso la demolizione degli strumenti per la transizione. E’ un cedimento all’incapacità delle imprese europee di avviare un processom di innovazione tecnologica e la mancanza di volontà politica degli Stati. 360 organizzazioni della società civile europea hanno firmato una dichiarazione contro i contenuti del “pacchetto Omnibus” della UE che di fatto penalizza la decarbonizzazione aziendale.
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I numeri, come sempre, parlano chiaro: investire in efficienza energetica significa tagliare i costi, ridurre la dipendenza dalle fonti fossili e migliorare la sostenibilità aziendale. Una scelta sempre più strategica per le imprese che vogliono restare competitive e rispondere alle nuove normative ambientali. Tanto per fare qualche esempio: installare un impianto fotovoltaico porta a un ritorno economico compreso tra il 12,5% e il 16,5%, con un tempo di rientro stimato tra 6 e 8 anni. Da qui in poi c’è un guadagno netto. Ma non finisce qui. Se il fotovoltaico è la soluzione più strategica nel lungo periodo, il relamping, ovvero l’installazione di lampade con sistemi Led di ultima generazione, è l’intervento con il miglior ritorno sull’investimento. La sostituzione delle vecchie lampadine permette di ottenere un Roi, Return On Investiment, tra il 25% e il 33%, con un tempo di rientro tra 3 e 4 anni. Un intervento rapido, con costi contenuti e benefici immediati in termini di consumi e manutenzione.
Un altro pilastro della decarbonizzazione aziendale è l’isolamento termico, che comprende la sostituzione dei serramenti e interventi di coibentazione. Il ritorno economico è stimato tra il 10% e il 14%, con un tempo di rientro tra 7 e 10 anni. Un investimento fondamentale soprattutto per le aziende con alti consumi di climatizzazione, dove la dispersione di calore incide pesantemente sui costi operativi.
Sono dati emersi da uno studio firmato da Up2You Insight, centro di ricerca di Up2You, l’azienda nata nel 2020 da un’idea di 3 giovani ingegneri aerospaziali vincitori, tra l’altro, di un prestigioso premio della Nasa, con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale delle imprese. «La transizione energetica non è più un’opzione, ma una necessità per chi vuole restare competitivo sul mercato. Gli investimenti in efficienza energetica hanno oggi un ritorno certo, sia in termini di risparmio economico che di sostenibilità ambientale» – commenta Alessandro Broglia, Ceo di Up2You. «Il fotovoltaico, il relamping e l’isolamento termico sono interventi che, che contribuiscono a rendere l’azienda moderna, efficiente e dimostrano un’azione concreta verso la decarbonizzazione».
Eppure, come cantava qualcuno, c’è chi dice no. Già perché, la normativa europea prodotta negli ultimi anni sulla rendicontazione e la due diligence di sostenibilità ovvero la Csrd e la Csddd e il regolamento sulla Tassonomia, ha suscitato non pochi mal di pancia nel mondo industriale e delle PMI, che hanno portato la Commissione a fare retromarcia e a semplificare la normativa oggetto del contendere, riducendo il carico normativo imposto. […]
Michela Mazzali, l’Extra Terrestre, il manifesto, 10/4/2025