Le guerre che hanno devastato Guatemala, El Salvador e Colombia negli ultimi quarant’anni non potevano continuare, le violenze e i massacri dovevano finire. Raúl Zibechi in questo articolo ragiona su come i “processi di pace” hanno influenzato i movimenti popolari. Di certo sono terminati la mattanza e gli abusi, ma l’assenza di un reale coinvolgimento popolare ha favorito l’estrattivismo e l’ossessione delle urne. Come se la lotta armata avesse avuto come unico obbiettivo la conquista del potere e non la liberazione delle popolazioni e del territorio dallo sfruttamento violento.
Movimenti e “processi di pace” …di Raúl Zibechi
