Una democrazia che usa misure preventive di contenzione o introduce nuovi reati per impedire la manifestazione del dissenso è una democrazia malata, perché è incapace di affrontare le contraddizioni con il confronto politico. Di questo vorremmo parlare e l’incontro di
venerdì 21 febbraio, alle ore 21, al teatro don Minzoni
sarà il primo di un percorso di incontri che il Coordinamento Antifascista e Hope Club intendono fare da qui a maggio. In questo primo appuntamento ci faremo aiutare da
Gianluca Vitale, avvocato “militante” di Torino e Perla Allegri, Università di Torino e ass. Antigone.
Ci interessa conoscere gli strumenti utilizzati da questa democrazia per garantirsi il consenso politico. Sappiamo già che far leva sulla paura e sull’insicurezza è una operazione potente, ma intendiamo scoprire i meccanismi sui quali si intende fondare una democrazia autoritaria, quella che si sta realizzando in tutt’Europa e non solo. Siamo preoccupati perché ci pare che la deriva autoritaria si alimenti del modello concentrazionario: il Daspo, le zone rosse, i Cpr, il filo spinato alle frontiere, i campi di concentramento nei Paesi limitrofi ne sono la dimostrazione. Vorremmo capire, per poter continuare ad esercitare il pensiero critico e agire per resistere a questa deriva autoritaria.