Storia, politica e il mito del colonialismo “buono”

L’Italia non ha fatto i conti con la sua storia coloniale. Né dopo la caduta del Fascismo né negli anni successivi. Le vicende storiche sono state deliberatamente taciute lasciando che il luogo comune degli “italiani brava gente” prendesse il sopravvento e diventasse la lettura di quegli anni.
Quando negli anni ’70 iniziarono gli studi su quella tragica esperienza storica, ricordiamo Angelo del Boca, questi spesso furono accusati di essere ideologici o addiritura faziosi.
Nei libri di testo scolastici le vicende furono ridimensionate, circoscritte, considerate incidenti o errori attribuiti a singoli.
Un serio lavoro di “decolonizzazione” della storia deve prendere atto degli avvenimenti, senza negare che anche quel pezzo di storia sia nostro e caratterizzi la storia politica italiana, così come, in vario modo, tutta la storia dell’Occidente.
Utilissimo per questo è il libro
Storia del colonialismo italiano di Valeria Deplano e Alessandro Pes edito da Carocci. Ci guida nella lettura Alessandro Scassellati.

L’Italia e il mito del colonialismo “buono”

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