“salva Milano” e distruggi le città …di Enzo Scandurra

La cosiddetta “salva Milano” è una legge che apre voragini nella legislazione urbanistica perché applica il principio di “interpretazione autentica” a due pilastri fondamentali della legislazione urbanistica italiana: la legge n. 1150/1942 (legge urbanistica nazionale) e il decreto ministeriale n. 1444 del 1968 (concernente gli standard urbanistici). “Interpretazione autentica” significa, in poche parole, che se la nuova costruzione non peggiora la qualità della vita degli abitanti che risiedono in quel quartiere, allora si può procedere, in deroga alle altezze stabilite e con un incremento delle cubature, alla sua realizzazione. Siamo difronte alla più spregiudicata speculazione. Questo principio fa letteralmente piazza pulita di tutta la legislatura urbanistica. Se poi la legge, appositamente prodotta per Milano, venisse applicata ad altre città, saremmo in presenza di una speculazione edilizia generalizzata che alimenterebbe ulteriormente il consumo di territorio, già altissimo in Italia.

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