Cittadini stranieri e oppositori politici, poi studenti, detenuti, raver, famiglie arcobaleno. Sono gli obiettivi colpiti, spesso per decreto, da due anni di provvedimenti liberticidi (quelli che costituiscono vanto per il fascista Delmastro). Norme che precedono il Ddl 1660, il «decreto sicurezza», il passaggio riassuntivo e finale del percorso reazionario del governo, contro cui ha preso forma un movimento vasto e composito.
Ne scrivono ampiamento su il manifesto Giansandro Merli, Eleonora Martini, Luciana Cimino ricostruendo un percorso politico e legislativo che consolida lo “stato di polizia“