Mentre al parlamento europeo si mercanteggiano i nomi per la Commissione, indipendentemente dai programmi politici, in Italia si fanno chiacchiere sulla Sanità e i servizi alla persona.
Noi sappiamo che i tagli alla Sanità hanno una vecchia data e molti responsabili.
Dal 2010 al 2020 ci sono stati 37 miliardi di tagli alla sanità pubblica, su ospedali, personale, medicina territoriali, macchinari. In quei governi c’erano tutti!
Chi ha tagliato più posti letto negli ospedali sono stati i governi Monti e Renzi, relativamente erano ministri della sanità Lorenzin e Speranza. Dal 1998 i posti letto negli ospedali sono passati da 311.000 a 191.000, sono passati da 5,8 posti letto ogni 1000 abitanti a 4,3 nel 2017 e a 3,8 nel 2020.
Nel campo delle privatizzazioni i dati (Università Bocconi) ci dicono che le due regioni che hanno primeggiato sono Lazio e Lombardia, la prima governata dal centro sinistra la seconda dal centro destra. Inoltre le due regioni in cui più alto è il tasso di privatizzazione della sanità sono Puglia e Campania entrambe governate dal centro sinistra.
Potremmo proseguire ma… le chiacchiere sono a zero: prima di lanciare proclami si deve aver il coraggio di fare autocritica e cambiare prospettiva con un piano di ripubblicizzazione della Sanità e dei servizi, senza indugi, a cominciare dalle Regioni governate dal centro sinistra.
Attendiamo tutte e tutti la metamorfosi (?) del centro sinistra, intanto alimentiamo il conflitto, che vorremmo fosse permanente!