Continuano a crescere le morti sul lavoro. Sono ben 103 i casi mortali denunciati in Italia nel solo mese di agosto. Ieri l’Inail ha pubblicato l’aggiornamento dei dati relativi al numero delle denunce per infortunio sul lavoro, con esito mortale e non. Se dal primo gennaio 2024 al 31 luglio le morti sono state 577, con un aumento del 3,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, al 31 agosto sono salite a 680 (con un incremento che sale al 3,5%). Il calcolo è presto fatto e, tra settembre e i primi giorni di ottobre, sicuramente le morti non si sono fermate. Solo nei giorni di venerdì 4 e sabato 5 ottobre ci sono state 6 morti sui luoghi di lavoro. Oltre al ferroviere Attilio Franzini (47 anni di Formia), che ha perso la vita nel bolognese, anche il trentanovenne residente ad Arezzo Marco Ricci è morto sul posto di lavoro, nel cantiere Morandi di Genova. Entrambi sono morti a centinaia di chilometri da casa loro.
A Lodi un pensionato di 71 anni è morto sul tetto di una fabbrica, evidentemente lavorava in nero. Secondo l’Osservatorio nazionale di Bologna morti sul lavoro, il 35% dei casi mortali riguardano sessantenni e settantenni che spesso sfuggono alle statistiche. Infatti i numeri di morti sul lavoro stimati dall’Osservatorio sono più alti di quelli riscontrati ufficialmente dall’Inail: l’istituto di Bologna parla di 700 morti al 31 agosto, 20 in più di quelli segnalati dall’Inail.
Il manutentore Fabio Santin è morto per un malore. Fabrizio Piccinini è morto cadendo dall’alto, lavorava in sub appalto in un cantiere della provincia di Teramo. Non poteva mancare un morto in agricoltura, settore in cui i casi sono in continuo aumento: Pierino Pieralisi è morto travolto da un mezzo agricolo. È il 115esimo caso mortale dall’inizio dell’anno in agricoltura secondo l’Osservatorio. «Nessuno che muove un dito su questa strage nella strage che sta impregnando di sangue il tanto decantato Made in Italy», afferma il curatore Carlo Soricelli. Tutte queste persone sono morte sul luogo di lavoro nel giro di due giorni.
Tanti anche i casi di morti in itinere, che passano da 157 nei primi otto mesi del 2023, a 173 dello stesso periodo del 2024. Gaia Gandolfi è una delle oltre cento donne che hanno perso la vita mentre andavano a lavoro. In quanto al genere, l’incremento tra un anno e l’altro dei casi mortali per quanto riguarda le donne è del quasi 23%.
Marco Pasi, il manifesto, 11/10/2024