Non ci illudiamo di porre fine ad una analisi strabica delle cose scritte da Karl Marx. Né di sistemare in modo definitivo le speculazioni di una certa sinistra marxista-leninista la cui miopia è pari solo all’ansia identitaria e alle pratiche autoreferenziali alle quali ci ha abituato. Ma vorremmo contribuire a fare un po’ di chiarezza. Per questo pubblichiamo un breve saggio di Gennaro Avallone, pubblicato su Effimera, che ci sembra utile allo scopo.