Cpr di Milano. La Prefettura non controlla

ANAC conferma il mancato controllo della Prefettura di Milano sul Cpr di via Corelli. L’esito della segnalazione di Asgi

Controlli non effettuati, o effettuati male, sulla qualità dei servizi forniti agli ospiti del Centro di permanenza per i rimpatri di Milano di via Corelli. È quanto ha evidenziato l’Autorità Anticorruzione (ANAC) a seguito di una approfondita istruttoria, su impulso di una segnalazione dell’Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione (ASGI) del novembre 2023. L’Autorità ha affermato che “Data la peculiarità delle strutture adibite a CPR e le problematiche rappresentate dalla stessa Prefettura, pur avendo costituito un apposito Nucleo ispettivo appare anomalo che in un anno di gestione del servizio (dicembre 2022/dicembre 2023) la Prefettura abbia ritenuto di effettuare solamente 4 ispezioni sul posto”. “Per essere efficace – continua l’Autorità – il controllo sull’esecuzione di tale tipologia di contratti deve essere effettuato attraverso una costante attività di monitoraggio presso i Centri, mediante lo svolgimento di ispezioni senza preavviso, debitamente verbalizzate“. Il Ministero dell’Interno e la Prefettura di Milano dovranno quindi prendere gli opportuni provvedimenti per effettuare un controllo serio ed effettivo sulla gestione della struttura di via Corelli, ma anche degli altri Cpr esistenti sul territorio nazionale. Diverse criticità molto simili a quelle riscontrate nella gestione del centro milanese sono state evidenziate infatti anche in numerosi altri Cpr italiani, come mostrato da una recente inchiesta di Altreconomia e dal report sul Cpr di Trapani-Milo di Asgi e della Clinica Legale Migrazioni e Diritti dell’Università di Palermo. 

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