Ma quale legalità? Con la costruzione dello Stato di polizia, si avvia una stagione nera per le libertà politiche: il governo ha scelto di criminalizzare la protesta, le manifestazioni, le azioni di lotta. Già appare difficile esprimere idee o opinioni diverse da quelle comuni, diverse da quel “pensiero unico” che fa da sostegno ideologico alle pratiche neoliberiste. Ma ora la scelta è di trasformare qualsiasi tipo di protesta in un reato penale. Mentre la politica fa chiacchiere sull’abuso d’ufficio e sul “garantismo” lo Stato colpisce duro il dissenso e aumenta il numero dei reati penali.
Livio Pepino, su Volere la Luna, ci aiuta ad orientarci .
A noi non resta che la resistenza passiva e attiva, proteste sempre più numerose e partecipate, in modo da trasformare la reazione dello Stato in impossibili arresti di massa!